Quando arrivò ai Lakers fu lo stesso LeBron James ad incoronarlo dicendo che gli avrebbe passato lo scettro, poi abbiamo visto tutti cosa è successo: il titolo nella bolla di Orlando del 2020 con Davis capace di contendere fino all’ultimo il trofeo di MVP delle Finals a LeBron James. A seguire questo però il baratro: due annate in cui AD è tormentato da infortuni e sembra cambiato anche a livello di testa: le sue percentuali calano a picco e non mette più quella cattiveria in campo e i Lakers sprofondano di conseguenza: eliminati dai Suns nel 2021 e addirittura neanche ai playoff lo scorso anno.

In questa stagione la musica sembrava non essere cambiata: ancora infortuni e un inizio decisamente sottotono; poi 10 partite fa qualcosa deve essere scattato nella testa di Anthony Davis, qualcosa che gli ha ricordato che quando è sano è probabilmente il miglior lungo dell’intera lega. In queste 10 partite i Lakers sono 8-2 (dopo aver iniziato 2-10) e le cifre di AD dicono 35.3 punti e 15.6 rimbalzi con il 65% al tiro e il 45% da 3, 5 volte sopra 30 punti e 15 rimbalzi e sopratutto le ultime 2 partite: 44 punti e 10 rimbalzi contro i Bucks 2 giorni fa e addirittura 55 con 17 rimbalzi stanotte contro gli Wizards: era dal 2015 con Kobe Bryant che non si vedeva un giocatore dei lakers con più di 40 punti in 2 gare consecutive.

Situazione Los Angeles Lakers

La situazione dei Lakers è ancora oggi molto precaria (12esimi a ovest con 10-12 di record), ma il vero ago della bilancia dei gialloviola non è LeBron James (che ormai sembra avere altri obbiettivi per la testa), tantomeno il discusso Russell Westbrook, ma proprio Anthony Davis: se the brow torna, come sta facendo, a mostrare quello per cui i Lakers hanno deciso di ipotecare il futuro pur di averlo di fianco a LeBron sono pochi perfino in questa lega quelli che possono fermarlo.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments