Come ogni anno il terzo lunedì di gennaio si celebra il Martin Luther King Day, festività nata per onorare appunto l’attivista Martin Luther King, ma che, volendo passare “dal sacro al profano” per noi appassionati di basket significa vedere in campo buona parte delle 30 franchigie NBA la stessa sera.

Celtics: un super Tatum stende gli Hornets

Queso Martin Luther King day parte subito col botto allo Spectrum Center di Charlotte, dove gli Hornets padroni di casa vengono sconfitti dai Boston Celtics. Gli uomini di Joe Mazzulla sono apparsi sempre in controllo della partita, rendendo vano ogni tentativo di recupero da parte di LaMelo Ball e compagni.

A prendersi la scena è stato ancora una volta Jayson Tatum, che con i suoi 51 punti firma la terza miglior prestazione all time in questa giornata, superato soltanto dai 61 di Lillard nel 2020 e dai 52 di Kemba Walker (proprio in maglia Hornets) ai Jazz nel 2016.

Bucks: Pacers battuti anche senza Giannis

Soffrono e non poco i Milwaukee Bucks campioni NBA 2021 contro dei Pacers coriacei anche se privi della loro stella Tyrese Haliburton. A disposizione di Mike Budenhoizer per questa sfida non ci sono ne Giannis Antetokounmpo ne Kris Middleton ed infatti l’avvio dei Bucks è tutt’altro che positivo.

Durante la partita i Pacers scappano via fino al +13 grazie ad un TJ McConnell da 29 punti (career high) e 11/16 dal campo, ma nel secondo tempo i Bucks si rifanno sotto grazie ad un super Jrue Holiday (autore di 35 punti e 11 assist) e sigillano la vittoria con un ultimo quarto da 39-18 di parziale che vale il 132-119 totale.

Warriors: vittoria contro i Wizards grazie al solito Curry

Devono soffrire anche i Golden State Warriors campioni in carica, in una partita che sembrava non avere un padrone con gli Wizards che tengono botta grazie ad un grande Kristaps Porzingis (32 punti per lui a fine partita) che sembra gradire particolarmente l’accoppiamento offensivo con Kevon Looney. I Warriors però con un grande ultimo quarto portano il match dalla loro parte imponendosi per 127-118.

A guidare i suoi alla quinta vittoria esterna (su 22 partite disputate) è stato un grande Steph Curry con 41 punti segnati, insieme ad un ottimo Jordan Poole che ne ha aggiunti altri 32.

Raptors: sbancato all’overtime il Madison Square Garden

Altra partita molto combattuta è stata quella tra i New York Knicks (squadra scesa in campo per più volte durante il Martin Luther King day) e i Toronto Raptors, con i primi 24 minuti più favorevoli agli ospiti e i secondi ai padroni di casa, infatti dopo il 110 pari dei tempi regolamentari è servito un supplementare per decretare vincitori gli uomini di Nick Nurse.

Nei Raptors ottima prova del trio van VleetBarnesSiakam con 33 punti e 8 assist per il prodotto di Wichita State, 26 per l’ultimo rookie of the year e 20 con 8 rimbalzi e 9 assist per il camerunense, mentre i Knicks hanno provato a tenere botta con il loro big three: 32 punti per RJ Barrett, 26 per Jalen Brunson e 21, 15 rimbalzi e 8 assist per Randle.

Cavs: vittoria in rimonta sui Pelicans

Partono forte i New Orleans Pelicans, ancora privi di Zion Williamson e Brandon Ingram, alla Quicken Loans Arena, arrivando anche a trovare la doppia cifra di vantaggio per ben 2 volte nei primi 2 quarti, salvo poi subire il ritorno dei Cleveland Cavaliers che si impongono 113-103 grazie ad un ultimo quarto chiuso 35-22.

Sugli scudi per coach Bickerstaff ancora Darius Garland (30 punti e 11 assist), oltre alla solita doppia doppia di Jarrett Allen (24 e 11 rimbalzi), mentre Donovan Mitchell chiude con soli 11 punti all’attivo e 3/9 dal campo.

Hawks: Miami battuta per la prima volta in stagione

Gara di totale controllo quella degli Atlanta Hawks, sempre in vantaggio su degli irriconoscibili Miami Heat, che termina con un 121-113 in favore della franchigia della città natale di Martin Luther King, che erano addirittura arrivati sul +24 a cavallo dell’intervallo lungo.

A rispondere ai 34 punti del solito mai domo Jimmy Butler è stata la coppia formata da Trae Young e Dejonte Murray: 28 punti e 7 assist per l’ex Spurs e 24 con 8 assist ( e la poco lusinghiera cifra di ben 10 palle perse) per il nativo del Texas.

Jazz: vittoria in extremis a Minneapolis

È un tiro libero di Jordan Clarkson a fissare sul 126-125 in favore degli Utah Jazz (privi nell’occasione di Lauri Markkanen) il punteggio finale nella partita contro i Timberwolves, evitando la beffa finale in una partita in cui i Jazz erano stati in vantaggio per tre quarti, per poi ritrovarsi addirittura a -5 a metà dell’ultimo.

Considerevole tra le fila dei Jazz la doppia doppia da 20 punti e 21 rimbalzi del rookie Walker Kessler, finto sulle sponde del lago salato proprio nella trade che ha portato Rudy Gobert a Minnesota, mentre per i Timberwolves la solita buona prova di Anthony Edwards (29 punti), oltre ai 21 con 7 assist di D’Angelo Russell e alla tripla doppia di Kyle “slow-moAnderson.

Grizzlies: vittoria contro dei Suns sempre più in crisi

Privi di Chris Paul e Devin Booker i Phoenix Suns tengono botta per un quarto e mezzo sul campo dei Grizzlies, per poi crollare definitivamente nel secondo tempo incassando 27 punti di parziale in una partita che si chiude con un perentorio 136-106 in favore degli uomini di coach Taylor Jenkins, che infliggono ai Suns la 12esima sconfitta nelle ultime 14 partite giocate.

A ipotecare questo successo è stato, tanto per cambiare, il duo formato da Ja Morant (29 punti e 7 assist) e Desmond Bane (28 punti e 6 assist), mentre per i Suns l’unico sopra i 20 punti è Mikal Bridges (21 con 7 assist).

Lakers: il solito eterno LeBron stende i Rockets

Vincono anche i Los Angeles Lakers, per 140-132 sugli Houston Rockets, in una partita quasi mai fuori dal controllo degli uomini di coach Darwin Ham. Non basta questa vittoria però (la numero 20 in 44 partite) a togliere i Lakers da una scomodissima 13esima posizione nella Western Conference (davanti solo a Spurs e Rockets).

Ad indirizzare la vittoria verso i gialloviola è stato un monumentale LeBron James, autore di 48 punti (oltre che di un siparietto nel pre partita con il rookie dei Rockets Jabari Smith Jr), sfiorando, con 8 rimbalzi e 9 assist, una ancor più storica tripla doppia. King James raggiunge così Devin Booker (autore di 48 punti agli Spurs lo scorso anno) al quinto posto all time per punti segnati in una gara del Martin Luther King Day, dietro ai già citati Lillard (61) e Walker (52) ed al duo Jayson Tatum – Gilbert Arenas a quota 51.

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