Era l’8 Febbraio dello scorso anno quando i Sacramento Kings annunciavano l’arrivo dai Pacers via trade di Domantas Sabonis in cambio di Tyrese Haliburton. L’allora sophomore, prodotto di Iowa State, aveva già fatto vedere buone cose in California, seppur dividendosi i possessi con DeAaron Fox, viaggiando a 13.5 punti, 6.7 assist e 1.7 recuperi con un ottimo 46% dal campo.

In un contesto come quello dei Pacers post Sabonis, alla ricerca di un leader da cui ripartire, e sotto la guida di un ottimo allenatore come Rick Carlisle il nativo del Wisconsin ha mostrato una crescita ancor superiore a quella del numero dei possessi giocati. Nell’ultima parte della scorsa stagione (quella in maglia Pacers) ha infatti viaggiato a 17.5 punti e 9.5 assist, tirando con oltre il 50% dal campo.

Un ulteriore miglioramento per Haliburton

Quest’anno l’ex Kings ha incrementato ulteriormente le proprie cifre fino a 20.3 punti e 10.2 assist, statistica in cui il solo James Harden nell’intera lega fa meglio di lui. Ad evidenziare ulteriormente le spiccate capacità di lettura del gioco di questo ragazzo c’è anche il rapporto assist/palle perse, che, con un valore di 4, lo colloca al 17esimo posto nell’intera lega, preceduto soltanto però da giocatori che distribuiscono meno della metà dei suoi assist, eccezion fatta per un’altra delle menti più raffinate di questo gioco: Chris Paul. A suggellare la grande stagione disputata è anche arrivata la prima convocazione della sua, finora giovane, carriera per l’All Star Game, disputato tra le fila del team LeBron.

Oltre alla grande crescita delle proprie statistiche, mantenendo comunque sempre delle ottime percentuali (49% quest’anno), Tyrese Haliburton sembra proprio aver assunto un ruolo chiave all’interno di questi Pacers, che seppur in ricostruzione sembrano già aver trovato il giocatore attorno al quale creare la squadra. A dimostrarlo è stata la partita di questa notte contro i Bulls, bloccata sul 122 pari fino a 3 secondi dalla fine, quando lo stesso Haliburton , eludendo la marcatura di Patrick Beverley, ha lasciato partire, da 9 metri la tripla che ha poi fissato il punteggio sul 125-122 in favore degli Indiana Pacers, portando lo stesso numero 0 a quota 29 punt, conditi da 11 assist e da un clamoroso 65% dal campo.

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