In questo articolo andremo ad occuparci delle varie squadre che parteciperanno alla Pacific Division di NBA: Partendo dai Phoenix Suns guidati dal duo Paul–Booker arriveremo ai Los Angeles Lakers di un LeBron James alla ventesima stagione e a caccia del titolo di punti. Ovviamente non sono presenti i Golden State Warriors che sono i favoriti a vincere non solo la division.
Phoenix Suns
Dopo la cocente sconfitta in gara 7 delle finali di conference contro i Dallas Mavericks l’estate dei Phoenix Suns è stata un po’ letargica: Devin Booker è stato blindato con un quinquennale da 224 milioni di dollari, mentre l’unico sussulto dell’offseason in Arizona ha riguardato DeAndre Ayton e l’offerta recapitatagli dai Pacers, ma alla fine i Suns hanno trattenuto il centro bahamense assecondando la sua richiesta di un massimo salariale ( 4 anni e 132 milioni di dollari totali). Infine poco prima dell’inizio del training cam è arrivata anche la rottura con Jae Crowder, per il quale si prospetta un ritorno a Miami.
Possibile quintetto
PG: Chris Paul
SG: Devin Booker
SF: Mikal Bridges
PF: Cameron Johnson
C: DeAndre Ayton
X-Factor: i 2 Cam tra la conferma di Johnson e la nuova giovinezza di Payne
Dopo anni di infortuni finalmente negli ultimi 2 anni Cameron Payne sembra aver superato tutti i problemi di infortuni che ne hanno frenato la crescita nei primi anni di carriera e si sta via via ritagliando uno spazio crescente alle spalle di Chris Paul (che purtroppo non sarà eterno). Vista l’imminente partenza di Jae Crowder ci saranno anche tanti minuti per Cameron Johnson, che avrà finalmente la possibilità di partire in quintetto dopo i primi anni in uscita dalla panchina.
Sacramento Kings
Dopo i grandi movimenti e l’arrivo di Domantas Sabonis alla scorsa trade deadline quest’anno la priorità dei Sacramento Kings è stata quella di puntellare il roster intorno proprio al figlio del principe del baltico e a De’Aaron Fox: è arrivato Kevin Huerter da Atlanta in cambio di Mo Harkless e Justin Holiday, oltre a Malik Monk dalla free agency e a Keegan Murray, chiamato alla 4 all’ultimo draft.
L’obiettivo della squadra, agli ordini del nuovo coach Mike Brown, diventa quindi ancora più chiaramente cercare di interrompere quella striscia di anni consecutivi senza playoff che è recentemente diventata quella più lunga tra quelle ancora attive nello sport americano.
Possibile Quintetto
PG: De’Aaron Fox
SG: Kevin Huerter
SF: Harrison Barnes
PF: Keegan Murray
C: Domantas Sabonis
X-Factor: consacrazione per Davion Mitchell?
Sacrificando Haliburton per arrivare a Sabonis i Sacramento Kings hanno scelto di puntare anche sul prodotto di Baylor Davion Mitchell, apparso già dalle prime uscite come uno dei migliori difensori sulla palla dell’intera lega, mentre nell’altra metà campo deve migliorare sopratutto le medie da oltre l’arco.
Los Angeles Clippers
Sono stati eletti dal voto dei GM come la squadra più migliorata in questa offseason ed in questo senso l’aggiunta di John Wall potrebbe dargli quello che tanto è mancato negli scorsi anni: un playmaker nel senso autentico del termine, ovvero qualcuno che metta in ritmo i propri compagni, cosa che ne Paul George ne Kawhi Leonard ne chiunque altro a roster fossero in grado di fare.
Per il resto la squadra nelle mani di coach Tyrone Lue appare molto profonda, specialmente tra gli esterni, dove figurano due giocatori come Norman Powell e Robert Covington, che insieme a Terrance Mann sono chiamati a gestire i numerosi minuti in cui sia George che Leonard saranno seduti in panchina per prevenire i loro frequenti problemi fisici.
Possibile Quintetto
PG: John Wall
SG: Paul George
SF: Kawhi Leonard
PF: Marcus Morris
C: Ivica Zubac
X-Factor: che John Wall vedremo?
Come già detto in precedenza il punto interrogativo riguardante le condizioni di John Wall è enorme: viene da 2 anni in cui ha giocato poco e nulla, il che per un giocatore estremamente esplosivo come era Wall pre infortuni potrebbe essere un notevole problema, tuttavia le capacità di leggere il gioco dell’ex Wizards dovrebbero essere rimaste intatte. Un altro giocatore che merita attenzioni in quest’ottica è Terrance Mann, che dovrà farsi largo tra i numerosissimi esterni dei Clippers, ma che ha fatto già vedere di poter entrare in fiducia molto rapidamente.
Los Angeles Lakers
Senza alcun dubbio la stagione scorsa è stata un fallimento, complice anche un’alchimia del trio Davis–James–Westbrook mai sbocciata, sopratutto per l’incompatibilità degli utili 2; a farne le spese è stato anche Frank Vogel, licenziato in favore di Darwin Ham.
Il roster agli ordini dell’ex assistente di Budenhoizer è stato rivoluzionato lasciando intatto solo il big three, ma l’età media è stata decisamente abbassata con le firme di Lonnie Walker IV, Juan Toscano-Anderson, Dennis Schroeder e Thomas Bryant, che vanno a rimpiazzare i vari veterani come Carmelo Anthony e Trevor Ariza che molto poco hanno dato alla causa gialloviola lo scorso anno, il sentore rimane però che gli endemici problemi dello scorso anno non possano essere risolti con l’attuale roster e risulta anche poco comprensibile la gestione di Talen Horton-Tucker, che appena un anno e mezzo fa non si voleva inserire nella trade per Kyle Lowry ed oggi è stato spedito a Utah in cambio di Beverley.
Possibile Quintetto
PG: Russell Westbrook
SG: Kendrick Nunn
SF: LeBron James
PF: Anthony Davis
C: Damian Jones
X-Factor: attenzione (ancora) a Schroder
Dopo una stagione da cui è uscito decisamente ridimensionato il playmaker tedesco Dennis Schroder ha fatto ritorno ai Lakers, dove aveva già militato nella stagione 2020/21: sicuramente è un giocatore dotato di grande talento ed esplosività e tutti ricordiamo la stagione ai Thunder in cui sfiorò il titolo di sesto uomo dell’anno, però, almeno in NBA, sembra andare ancora troppo a corrente alternata.