Completiamo le guide delle varie divisions con la Central Division, quattro squadre con obiettivi diversi. Dal tanking degli Indiana Pacers e dei Detroit Pistons all’obiettivo playoff dei Cleveland Cavaliers e dei Chicago Bulls. Ovviamente a completare il quintetto di squadre che compongono questa division mancano i Milwaukee Bucks del greco Giannis Antetokounmpo, che li potete trovare presentati qui.

Chicago Bulls, l’infortunio di Ball costa caro

Demar Derozan

Non ci sono stati movimenti troppo importanti a Chicago, dove la dirigenza si è mossa per puntellare la panchina, dentro Andre Drummond e Goran Dragic dopo che avevano finito la scorsa stagione ai Nets. Uno dei problemi della scorsa stagione è stato il centro di riserva, vedremo se Andre saprà invertire questo trend, l’aggiunta dello sloveno invece porta esperienza e ordine dalla panchina, due elementi che non fa mai male aggiungere.

Il possibile quintetto

PG: Ayo Dosunmu (finchè Lonzo non recupererà)

SG: Zach Lavine

SF: DeMar Derozan

PF: Patrick Williams

C: Nikola Vucevic

Nello spot da quattro in preseason Donovan ha provato anche Javonte Green titolare ma Patrick sembra essere favorito per il posto. Ball sarebbe dovuto essere il play titolare ma purtroppo gli infortuni non stanno dando pace all’ex Lakers e, per almeno la prima parte di stagione, vedremo Dosumnu al suo posto.
Analizzando la stagione scorsa dei Bulls si può vedere una squadra che ha fatto benissimo nella prima parte di stagione per poi subire un vertiginoso calo nella seconda parte, anche a causa degli infortuni e a due stelle stremate.

Chicago Bulls, il problema degli infortuni dei giocatori chiave

Lonzo Ball

La vera sfortuna di Chicago è che non è ancora riuscita a partecipare ai playoff con la squadra al completo in modo da rendersi conto di quali potessero essere le lacune della formazione, evidente è che un giocatore come Vucevic, che tanto bene fa in regular season, ai playoff sia più un fattore, non garantisce grande protezione del ferro e quando viene portato sul perimetro la situazione diventa tragica, il rischio è che con questo immobilismo si stia buttando via un anno di un core con del buon potenziale se venisse puntellato correttamente.

X factor della stagione sarà Lonzo Ball, dal suo stato fisico dipenderanno le sorti dei Bulls e con lui sano in cabina di regia si potranno finalmente rivedere i veri Bulls e quelle che realmente sono le loro potenzialità.

Derozan è il chiaro leader della squadra, ha giocato la scorsa stagione da fenomeno costretto agli straordinari per i problemi fisici dei compagni e arrivando di conseguenza stremato al primo turno playoff contro i Bucks, quest’anno i Bulls sono chiamati a fare meglio della scorsa stagione anche se l’aumento della competitività a est potrebbe non permetterlo.

Indiana Pacers, finalmente tanking

A Indiana quest’anno si è presa una decisione forse rimandata da troppo tempo: ricostruire. Via quindi Brogdon in direzione Boston in cambio di Daniel Theis, Aaron Nesmith e una prima scelta del draft 2023. Dal Draft arrivano il promettentissimo Maturin, guardia molto fisica, con ottimo tiro da tre e buoni flash di creazione e la 31esima scelta Andrew Nembhard che potrebbe nei prossimi anni sostituire McConnell come playmaker di riserva. Infine i Pacers stanno apertamente cercando compratori per gli ultimi due giocatori del vecchio corso: Hield e Turner, in cambio vengono richieste scelte e/o giovani.

Il possibile quintetto

PG: Tyrese Haliburton

SG: Chris Duarte

SF: Buddy Hield

PF: Jalen Smith

C: Myles Turner

Con Isaiah Jackson e Maturin pronti a sostituire Hield e Turner in caso di trade, appare quindi evidente che i Pacers abbiano già anche i pezzi giusti per la squadra del futuro, ciò che potrebbe mancare è una vera stella. Haliburton è già ora un giocatore fantastico ma sembra sempre di più che si stia sviluppando come il perfetto secondo violino, pensare a questa squadra con magari uno Scoot Anderson o un Wembanyana farebbe un altro effetto.

X factor e stella della squadra sarà il già citato Tyrese Haliburton, quanto sarà ancora migliorato l’ex Kings? Più che altro ci sarà da vedere come sarà lo sviluppo dei giovani (Maturin sembra possa diventare uno che con un termine molto tecnico si potrebbe definire “forte forte”), per il resto la stagione sarà svolta senza ambizioni di classifica con una probabile gara al record peggiore della lega.

Cleveland Cavaliers, non si perde tempo

I Cavs si sono resi partecipi di una delle principali trade dell’estate, dai Jazz arriva il pluri-all star Donovan Mitchell in cambio di Sexton, Markkanenn, la scelta di quest’anno Agbaji e altre picks. A Cleveland dopo alcuni anni rivedibili post Lebron l’anno scorso è stata fatta una grandissima stagione, i principali motivi di questa hanno tre nomi e cognomi: Darius Garland, Evan Mobley (che questa stagione giocherà con suo fratello maggiore Isaiah, appena draftato) e Jarrett Allen. Il play ha giocato una stagione in cui ha ricordato qualcosa di Chris Paul, gestendo un attacco che, con gli infortuni di Rubio e Sexton e prima dell’arrivo di Levert, non vedeva altri creatori. Mobley e Allen sono stati una delle migliori coppie di lunghi difensivi della lega, con Evan che ha letteralmente impressionato per la sua maturità su questo lato del campo e Jarrett che arrivato fino a giocare l’all star game.

Il possibile quintetto

PG: Darius Garland

SG: Donovan Mitchell

SF: Isaac Okoro

PF: Evan Mobley

C: Jarrett Allen

Si è alzato qualche dubbio sulla convivenza offensiva di Mitchell, nuova stella della squadra, e Garland in quanto entrambi hanno sempre giocato palla in mano durante la scorsa stagione, bisogna però ricordare che questa modalità di gioco per Garland è stata una necessità richiesta dalla squadra e che Darius è anche un ottimo giocatore lontano dalla palla, questa preseason lo ha già dimostrato. Il vero dubbio sulla coppia arriva nella metacampo difensiva dove rimangono due giocatori sottodimensionati, il rischio di vedere una nuova situazione come la Portland di Lillard-McCollum è alto, nonostante il resto del quintetto sia composto da grandi difensori.

L’X factor della stagione sarà Okoro, il ruolo da tre titolare è suo, più che per meriti, per mancanza di alternative che possano aiutare a coprire la coppia di guardie, Isaac sarà incaricato a difendere il miglior esterno avversario e dall’altra parte a far vedere qualche progresso al tiro da tre punti, Cleveland non può permettersi di avere in quintetto tre non tiratori.

I Cavs saranno i principali contendenti con i Raptors per l’ultimo posto ai playoff senza passare dal play-in ma non sarebbe una grossa sorpresa se si dimostrassero ancora più solidi e arrivassero un paio di posizioni più in alto.

Detroit Pistons, la ricostruzione sta già finendo?

Detroit si è data da fare in offseaon, vengono ingaggiati due giocatori solidi come Noel e Bojan Bogdanovic, arrivati rispettivamente da Knicks e Jazz, dal draft si presentano invece Ivey e Duren.

I due rookie sembrano sposarsi alla perfezione con gli altri giovani, Ivey è una combo-guard in grado di giocare sia on che off ball, possiede un atletismo straripante (quì siamo sul livello Morant) e un buon tiro su cui si può ancora lavorare, con Cunningham formeranno un backcourt completo e sovradimensionato rispetto alla media della lega. Duren, che non partirà titolare da subito, è invece un centro iper atletico con una capacità di stare in difesa anche sui piccoli davvero buona, probabile che i piani Pistons vedano lui come prossimo centro titolare.

Il possibile quintetto

PG: Cade Cunnigham

SG: Jaden Ivey

SF: Saddiq Bey

PF: Bojan Bogdanovic

C: Isaiah Stewart

X factor della stagione sarà Cade Cunningham, dopo un inizio della scorsa stagione a rilento a causa del rientro da un infortunio ha poi concluso in maniera ottima giocandosi anche il rookie of the year, quest’anno sarà chiamato ad altri miglioramenti e a una maggiore costanza.

La scelta di ingaggiare due giocatori come Bogdanovic e Noel è un chiaro segno della dirigenza di voler iniziare ad allontanarsi dal fondo della classifica, la squadra è però ancora troppo acerba perché questo posso accadere ma i segnali rimangono molto buoni, a Detroit si punta su questo roster e sul miglioramento dei giovani.

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