Come è già stato anticipato nello scorso articolo, i favoriti della Southwest Division sono i Memphis Grizzlies guidati dalla stella Ja Morant. La carica del giovane gruppo e anche il risultato raggiunto lo scorso anno, hanno fatto sì che partino come favoriti. Qui andremo ad analizzare le altre quattro componenti della Division, partendo dai Dallas Mavericks per arrivare poi ai San Antonio Spurs di Gregg Popovich.

Dallas Mavericks

Luka Doncic

Sicuramente avere a roster un candidato MVP (anzi IL candidato MVP secondo i GM) come Luka Doncic autorizza a pensare in grande per la prossima stagione. A rinforzare questa tesi c’è poi anche l’aggiunta di un lungo versatile e capace di aprire il campo come Christian Wood, arrivato a Dallas per poco o nulla: Trey Burke, Marquese Chriss, Boban Marjanovic e Sterling Brown. Ci sono però due grandi interrogativi: il primo riguarda la condizione in cui si presenterà Doncic all’inizio della stagione, visto e considerato che lo scorso anno non era delle migliori, per usare un eufemismo; mentre il secondo punto riguarda la partenza di Jalen Brunson: l’attuale giocatore dei Knicks infatti negli ultimi playoff è apparso ben più in grado rispetto a Dinwiddie di alleggerire il numero di possessi giocati da Doncic e questo potrebbe a lungo andare ripercuotersi sulla stagione dei Mavs

Possibile Quintetto

PG: Luka Doncic

SG: Spencer Dinwiddie

SF: Reggie Bullock

PF: Dorian Finney-Smith

C: JaVale McGee

X-Factor: attenzione all’impatto di Wood dalla panchina

Christian Wood

Sarà interessante vedere Wood per la prima volta in carriera fuori dal quintetto di partenza (per stessa ammissione di coach Kidd), ma senza dubbio avere giocatori col suo talento offensivo che si alzano dalla panchina fa comodo a chiunque. Un altro nome da osservare con attenzione sarà Tim Hardaway jr, chiamato a mettere nuovamente in mostra le sue doti di grande tiratore (cosa parecchio gradita a Doncic) dopo una stagione finita prematuramente per infortunio.

New Orleans Pelicans

José Alvarado

Hanno sostanzialmente confermato lo stesso gruppo che, dopo il disastroso 3-16 di partenza dello scorso anno, è riuscito ad arrivare al play-in. A questa poderosa rimonta ha contribuito sicuramente l’arrivo di CJ McCollum da Portland, insieme all’esplosione dei 2 rookie Trey Murphy III ed Herbert Jones (oltre a Josè Alvarado); la sola aggiunta fatta in questa estate è l’ottava scelta assoluta del prossimo draft Dyson Daniels.
Ovviamente per questa stagione tutti gli occhi sono puntati sul rientro in campo di Zion Williamson, che appare fisicamente tirato a lucido: se il prodotto di Duke dovesse riuscire ad evitare grossi infortuni, come quelli che lo hanno tenuto alla miseria di 85 partite giocate nelle sue prime 3 stagioni, i Pelicans avrebbero sicuramente le armi per arrivare in zona playoff e magari anche più in alto.

Possibile quintetto

PG: CJ McCollum

SG: Brandon Ingram

SF: Herbert Jones

PF: Zion Williamson

C: Jonas Valanciunas

X-Factor: ancora Alvarado? Ma scalpita anche Graham

Difensivamente non si può non citare l’impatto che può avere Josè Alvarado, finito sotto le luci della ribalta sul finale della scorsa stagione per una serie di recuperi non proprio ”ortodossi”; difficile anche non nominare Devonte’ Graham, che a Charlotte aveva mostrato lampi di talento e grandi doti offensive, ma che alla prima stagione in Louisiana ha deluso le aspettative, ma può comunque rivelarsi un’ottima arma in uscita dalla panchina.

Houston Rockets

Jabari Smith Jr

Prosegue con l’addio di Christian Wood la rivoluzione in casa Houston Rockets: al core della scorsa stagione si sono aggiunti in questo draft Jabari Smith jr, Tari Eason e TyTy Washington (rispettivamente con le chiamate numero 3, 17 e 29). Sicuramente la stagione che attende i ragazzi di coach Silas non sarà ricca di vittorie, ma ci si aspetta senza dubbio un miglioramento rispetto al 20-62 con cui si è chiusa la stagione scorsa, magari evitando anche quelle serie da 10 o più sconfitte viste a più riprese l’anno scorso e che poco bene fanno alla crescita dei vari Green, Tate, Sengun, Kevin Porter jr e via discorrendo.

Possibile quintetto

PG: Kevin Porter jr

SG: Jalen Green

SF: Eric Gordon

PF: Jabari Smith jr

C: Alpren Sengun

X-Factor: l’entusiasmo di Eason e la solidità di Garuba

Questa definizione sembra calzare a pennello per il rookie Tari Eason: la 17esima scelta di questo draft ha dimostrato in più occasioni di non avere timore reverenziale, tantomeno paura a buttarsi nella mischia. Può essere importante anche l’apporto del neo campione d’Europa con la Spagna Usman Garuba: difensore versatile e di alto livello, che ha avuto una prima stagione funestata dagli infortuni.

San Antonio Spurs

Vassell

Con la cessione agli Atlanta Hawks di Dejonte Murray sembra arrivato il tempo della ricostruzione anche per gli Spurs: il draft ha portato Jeremy Sochan con la 9, Malaki Brabham alla 20 e Blake Wesley alla 25; tuttavia malgrado la capacità di pescare autentici conigli dal cilindro del front office degli Spurs (vedesi su tutti Leonard, Parker e Ginobili) c’è bisogno di un prospetto di altissimo livello da cui ripartire, come fu per Tim Duncan ormai 25 anni fa, e si da il caso che anche il draft 2023 offra un lungo dal potenziale immenso.

Al di la di Murray e dei 3 rookie il gruppo è rimasto quello dello scorso anno, con Keldon Johnson, fresco di estensione contrattuale, chiamato a dimostrare di valere gli 80 milioni in 4 anni che sono stati investiti su di lui.

Possibile quintetto

PG: Tre Jones

SG: Devin Vassell

SF: Doug McDermott

PF: Keldon Johnson

C: Jakub Poeltl

X-Factor: Vassell nuovo leader? E occhio a Sochan

Senza Dejonte Murray toccherà probabilmente a Devin Vassell ricoprire il ruolo di leader di questi giovani Spurs: il prodotto di Florida State ha già fatto vedere progressi nella stagione scorsa (diventando il primo giocatore degli Spurs a segnare 100 triple nell’anno da sophomore) e sembra pronto a prendersi anche questa responsabilità. Da osservare con riguardo è anche il rookie Jeremy Sochan: l’ex Baylor entra in NBA come uno specialista difensivo d’elite, ma dovrà lavorare sul suo tiro per renderlo più credibile.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments