Oggi è stato Steph a decidere che avremmo vinto”.

Forse le parole di Steve Kerr sono le migliori possibili per descrivere quanto successo stanotte. Stephen Curry ha infatti deciso che la striscia di sconfitte dei suoi Golden State Warriors doveva fermarsi qui e lo ha fatto piegando i Kings. A fine partita i suoi punti segnati risultano 47 (con 17/24 dal campo e 7/12 da 3) a cui vanno aggiunti 8 rimbalzi e 8 assist.

Di questi 47 ben 17 arrivano nell’ultimo quarto, iniziato sull’88-79 in favore di Sacramento; addirittura 9 negli ultimi 2 minuti, compresi i 2 liberi finali che hanno suggellato il 116-113 finale. A simboleggiare inequivocabilmente il fatto che l’MVP delle ultime Finals non ha badato solo a gonfiare il proprio tabellino; voleva riportare i suoi Warriors alla vittoria, alzando appunto i giri nell’ultimo (e decisivo) periodo.

Questa vittoria però non allontana i fantasmi che girano nella baia da inizio stagione, perchè arrivata proprio grazie ad una prestazione monstre di un Curry. Il numero 30 è sempre più in formato MVP più che grazie ad un aiuto degli altri, ma intanto può aiutare sicuramente a sollevare il morale.

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