La regular season continua, cosa è successo in questi ultimi sette giorni? Un avvenimento per notte per rimanere aggiornati sulla situazione oltreoceano, un riassunto della settimana 9 della NBA 22/23.
Suns: senza Booker ci sono dei problemi
Il periodo che sta vivendo la franchigia di Phoenix non è dei migliori, con la sconfitta di questa notte (14/12) contro i Rockets, si allunga a cinque la striscia di partite perse consecutive. Ultime due delle quali senza Devin Booker.
Non è l’argomento di giornata ma è giusto spendere qualche parola su questi giovani Rockets. Era noto a tutti che questa sarebbe stata una stagione indirizzata allo sviluppo interno e ad una buona pick al prossimo draft. Alcuni giocatori stanno infatti iniziando a far vedere dei flash interessanti. Ve ne citiamo due. Il sophomore Jalen Green viaggia a 21.8 punti di media e pare poter diventare uno dei migliori scorer della lega negli anni a venire, ancora da ripulire sono le sue scelte, Jalen perde troppi palloni al momento. Jabari Smith, terza scelta di quest’anno, dopo un primo periodo di difficoltà, sta iniziando a far entrare quel tiro dalla distanza e quella difesa che aveva fatto innamorare tanti scout NBA.
Torniamo ora ai Suns. Sicuramente la franchigia di Phoenix si riprenderà ma intanto sono emersi alcuni problemi interni. Complici gli infortuni e il malcontento di Crowder la rotazione è davvero corta e pecca di creation. Senza Booker, hanno visto il campo Paul, Ayton, Bridges, Craig, Saric, Landale, Lee, Shamet, Payne, Okogie e Biyombo. Quanti di questi giocatori sono effettivamente utili ai playoff? Ovviamente i primi tre citati, Payne, Craig che ha dimostrato di poter impattare, su tutti gli altri solo Saric è riuscito ad essere in grado di giocare in post season ma ora è tutto da testare. Stiamo parlando quindi di quattro giocatori, cinque con Booker che danno delle sicurezze, altri due che possono risultare utili e poi? Il resto potrebbe essere un’incognita.
Bisognerà aspettare il rientro di Cam Johnson e valutarne la condizione ma state certi che i Suns saranno molto aggressivi sul mercato. La prima mossa? Scambiare Crowder per un altro pezzo di rotazione.
Potreste affermare che l’analisi della rotazione Suns sia stata troppo semplicistica e affrettata e che qualche giocatore sarà invece in grado di contribuire in postseason. Probabilmente sarà così ma affermare ciò al momento è una scommessa e difficilmente la franchigia preferirà scommettere piuttosto che andare a cercare qualcuno che possa dargli delle garanzie.
GSW: infortunio per Curry
In quella che è stata la quindicesima sconfitta stagionale di GSW (15/12 vs Indiana) la notizia peggiore non è stata la partita persa. Steph Curry, ultimo MVP delle finals, non ha terminato la partita per colpa di un infortunio subito alla spalla sinistra. In una serata in cui pareva infermabile ci ha pensato la sfortuna. Fino a quel momento Curry aveva messo a referto 38 punti, di cui 27 nei primi due quarti, con 11 su 19 al tiro dal campo, 5 su 10 da tre punti, 7 assist e 7 rimbalzi. Il numero 30 ha però dovuto abbandonare la partita a circa 2 minuti dalla fine del terzo quarto.
L’infortunio di Curry è avvenuto appunto nel terzo quarto intanto che il giocatore provava a difendere su Jalen Smith. Dopo il contatto si è visto subito Steph tenersi la spalla, appena dopo è avvenuto il rientro negli spogliatoi.
Notizia poi del giorno successivo (quì il tweet di Shams) è che non sarà necessaria un’operazione chirurgica per recuperare. Anche se i tempi di recupero non sono stati resi noti, i tifosi di GSW possono tirare un sospiro di sollievo.
La partita tra Golden State e Pacers si è poi conclusa con la vittoria della squadra di Indianapolis che ha condotto la gara dall’inizio del secondo quarto. Decisivi Haliburton, Hield, Mathurin e Turner che hanno prodotto 91 punti in quattro.
Memphis: Ja e compagni distruggono i Bucks
La partita tra Grizzlies e Bucks del 16/12 è sembrata una gara tra due squadre di livello diverso. Milwaukee non è mai parsa in condizione di potersi giocare questa partita, non usuale per una delle favoritissime al titolo.
Intanto Memphis con questa partita supera i Pelicans di Zion e raggiunge la vetta della Western Conference. Il solito protagonista è Ja Morant che registra una tripla doppia da 25 punti, 10 rimbalzi e 10 assist in soli 26 minuti di gioco.
Memphis sta facendo davvero divertire, non sono solo il gioco espresso, le giocate fulminee di Ja Morant o le stoppate di JJJ ad incantare, è la mentalità dei giocatori Grizzlies, quella di dei ragazzi che scendono sul campo divertendosi come non mai e che appena trovano l’occasione festeggiano le loro gesta. Negli ultimi giorni sta girando il video, riportato di sopra, dei giocatori che ballano nel tunnel dell’arena. Questo non è altro che l’ultimo degli innumerevoli festeggiamenti registrati.
Sulla gara in se c’è poco da dire, i Bucks sono incappati in una serata storta e Memphis non se lo è fatto ripetere due volte. La gara è terminata con il punteggio di 142 a 101 per la squadra di casa che era arrivata a condurre anche di 50 punti.
Nets: Buzzer beater di Kyrie
Kyrie Irving è uno di quei giocatori che è in grado di farti saltare dalla sedia in ogni momento in cui sta in campo. Una volta distinta la persona dal giocatore (ricordate che cosa combinò poco tempo fa?), allora non si può fare altro che apprezzarlo danzare sul parquet.
Questa notte (17/12) la vittima del numero 11 dei Nets è stata la squadra dei Toronto Raptors.
Irving ha deciso di vincere la partita con una tripla in step-back su un Fred VanVleet che fino a quel momento aveva registrato una prestazione da 39 punti, 5 rimbalzi e 4 assist.
Con questa vittoria Brooklyn allunga a cinque la striscia di successi consecutivi e raggiunge un record di 19 vittorie e 12 sconfitte. Kyrie, oltre a segnare il buzzer beater, è stato il mattatore della serata: 32 punti per lui di cui 15 segnati solo nel quarto quarto, decidendo le sorti della partita.
Piccola curiosità: la giocata che ha deciso la gara era stata disegnata per un altro giocatore: Kevin Durant. L’ex GSW ha però convinto coach Vaughn a far prendere quel tiro al suo compagno di squadra che in quel quarto stava mettendo su un vero e proprio “clinic” offensivo. Che dire, KD non ha parlato a caso.
L’ex Cavs sta viaggiando a 26.1 punti, 4.8 rimbalzi e 4.5 assist di media con un complessivo 49% dal campo. Da quando è tornato in campo la stagione dei Nets è svoltata, 13 le partite dopo la fine de suo stop, 10 le vittorie ottenute. Dove arriveranno i Nets quest’anno? Kyrie e KD ce lo faranno sapere nei prossimi mesi.
Clippers: Sprazzi del Leonard che fu
Non è la prima volta, in questa stagione, che vi parliamo di Kawhi Leonard. Nonostante il carisma non sia la sua dote migliore, un giocatore che tanto ha dominato e che per così tanto è stato costretto a rimanere fermo per gli infortuni non può che essere amato dalla maggioranza dei tifosi.
Ecco perché quando lo vediamo fare quelle giocate che fino a qualche anno fa erano all’ordine del giorno, ci emozioniamo. Questo discorso non vale per i tifosi di Washington.
La partita di cui vi stiamo parlando è quella della notte del 18/12, a Los Angeles, sponda Clippers, sono venuti a giocare i Washington Wizards. La gara è stata all’insegna dell’equilibrio con nessuna delle due squadre che è mai riuscita a prendere il largo (solo nel secondo quarto gli ospiti hanno toccato il +15). Dopo una tripla di Batum si arriva a quattro minuti dal termine sul +3 Clippers: 90-87. Fino a questo momento Leonard ha disputato una buona gara, nulla però di memorabile e con delle percentuali rivedibili. Da qui in poi il due volte Finals MVP sale in cattedra, 8 punti di fila e la sensazione che stesse solo aspettando quel momento per vincere la partita. A fine gara il tabellino segna il suo season high, 31 punti per Kawhi.
Magic-Celtics che sta succedendo?
Nella notte del 19/12 si sono scontrate due squadre che vivono momenti opposti. Gli Orlando Magic che, relegati tra le ultime posizioni della classifica, stanno collezionando un filotto di vittorie e i Boston Celtics, in caduta dalla vetta della classifica.
Come possiamo leggere, quella della squadra di Orlando è la sesta vittoria consecutiva. I team affrontati in questa streak sono stati: Clippers, Hawks, Raptors e Celtics, le ultime due squadre incontrate due volte. Le vittorie sono state convincenti e non sono quindi arrivate contro squadre da tanking. La regular season è sempre relativa ma questo è un buon segnale per una squadra che deve capire cosa diventare nel prossimo futuro. Sicuramente è stato un fattore il rientro di Markelle Fultz in un reparto guardie che sta faticando. Franz Wagner continua la sua crescita spostando sempre più in alto l’asticella e Banchero sta macinando gare da 20 o più punti arrivando con quest’ultima (31 punti con 6/7 da tre) a ben 7 consecutive.
Dall’altra parte Boston sta vivendo un momento di difficoltà, due sconfitte di fila in casa contro i Magic se le sarebbero aspettate in pochi. Spostando lo sguardo un po’ più indietro troviamo quattro sconfitte nelle ultime cinque partite. Il discorso generale che si può fare su questa squadra è che potrebbero dipendere troppo dalle percentuali tenute dai tre punti. Se fate caso a cosa hanno in comune le ultime quattro sconfitte (tabellini) potrete notare come non sia mai stato superato il 30% dalla lunga distanza. Boston fatica ancora, anche se non quanto lo scorso anno, a creare vantaggi quando il tiro non entra con continuità.
Ricordiamo però che questi Celtics sono una delle migliori tre squadre della NBA (stando larghi) e verranno agilmente fuori da questo periodo, vedremo se riusciranno ad evitare o a risolvere il problema per la postseason, vero banco di prova della stagione.
Minnesota: Edwards e Reid buttano giù i Mavericks
Ultimo appuntamento della settimana, notte del 20/12. Anthony Edwards e Naz Reid portano una Minnesota colpita dagli infortuni alla vittoria contro Dallas. I Mavericks hanno dovuto fare a meno di Doncic e coach Kidd per il finale di partita, sono stati espulsi nel terzo quarto. Anthony scrive a referto 27 punti 13 rimbalzi e 9 assist. Reid “copia” il tabellino del compagno con anche lui 27 punti e 13 rimbalzi (da ESPN).
Il centro dei Timberwoves è il giocatore su cui vogliamo focalizzarci in questa giornata. Nelle ultime tre partite il numero 11 ha registrato 28, 10 e 27 punti con più di 8 rimbalzi di media. Queste tre gare sono state quelle in cui è partito titolare con Gobert e Towns infortunati. I numeri includono una partita a Chicago giocata per soli 10 minuti per un piccolo infortunio. Ad oggi si può affermare che Reid è uno dei migliori beckup five della lega. Il giocatore, solo 23enne, diventerà free agent a fine stagione, state certi che qualche squadra proverà a puntare su di lui.