La regular season continua, cosa è successo in questi ultimi sette giorni? Un avvenimento per notte per rimanere aggiornati sulla situazione oltreoceano, un riassunto della settimana 20 della NBA 22/23.

Partiamo dalle diverse situazioni dei Lakers e Grizzlies, continuamo poi con la coppia Luka-Kyrie, Klay Thompson, Harden e Antetokompo.

Lakers: infortunio di Lebron

Vi avevamo appena parlato di come i Lakers dopo la trade deadline fossero diventati tutta un’altra squadra e che la possibilità di fare i playoff non fosse più così remota. Proprio ora arriva la tegola dell’infortunio di Lebron.

Infortunio al piede destro per il Re che verrà quindi rivalutato tra tre settimane. Tre settimane che potrebbero essere anche di più e che rischiano di vanificare ogni velleità di postseason. Vedremo quanto tempo Lebron passerà effettivamente lontano dal campo e, scontato dirlo, ora le possibilità dei Lakers passano da una persona, Anthony Davis.

Riuscirà AD a fare ciò che fino a questo momento non è riuscito a fare? A guidare questi Lakers intanto che James si riprenderà? A LA contano su di lui.

Grizzlies: Morant, che succede?

Gli ultimi giorni di Ja sono stati a dir poco movimentati. Vi facciamo, qui di seguito, un piccolo riassunto nel caso non aveste seguito la vicenda.

Morant viene accusato di aver puntato una pistola in faccia ad un ragazzo di 17 anni, il web si scatena. Ja dopo questo gesto inizia a far barcollare la propria immagine.

Da qui parte la risposta del giocatore, nella partita successiva all’accusa esulta così alla tripla di Desmond Bane, non il gesto migliore che si può fare in questa situazione.

La storia però non finisce qui. Qualche giorno dopo Morant avvia una diretta instagram in un club, nello streaming impugna una pistola, come a farsi beffe della faccenda. A questa punto bisogna pensare alla situazione, nel Tennessee, stato dove si trova Memphis, non è illegale avere un’arma, fino a questo momento quindi Ja non ha violato alcuna legge, ha solo fatto dei gesti poco stilosi.

Arriva però un aggiornamento. Ja non si trovava a Memphis ma nel Colorado, dove doveva giocare contro i Nuggets. Ora la NBA si mobilita, se si scoprisse che Morant ha portato la pistola nell’aereo di squadra allora l’All Star andrebbe incontro a una grossa sospensione (si parla di 50 partite). Non è facile dimostrare questo, vedremo gli sviluppi della faccenda.

Mavs: Luka + Kyrie, si iniziano a vedere i frutti?

Prima di questa gara il record della coppia Irving e Doncic era di 4 sconfitte e una sola vittoria. Serviva un messaggio da parte dei due e questo è arrivato contro Phila. Luka ne segna 42, Kyrie ne aggiunge altri 40 in una doppia prestazione che ricorda quella dello stesso Irving con Lebron James alle finals di qualche anno fa. I due sono la prima coppia di giocatori Mavs a segnare nella stessa partita almeno 40 punti.

I Mavs giocano una straordinaria prestazione dal punto di vista balistico segnando 25 triple su 48 tentativi (massimo stagionale), la difesa Sixers non è riuscita minimamente a arginare la vena realizzativa della squadra di Dallas.

La prossima partita dei Mavs sarà contro i Phoenix Suns con il neo-acquisto Kevin Durant. Una di quelle partite che, grazie all’ultima serie playoff, è diventata un classico. Una delle rivalità più belle e avvincenti della NBA. La gara non poteva arrivare dopo una prestazione migliore della coppia di stelle.

GSW: Klay is really back

Ormai possiamo dirlo, il Klay Thompson delle ultime settimane è quello che vedevamo in campo prima dell’infortunio. Thompson è tornato il giocatore di un tempo e questa notte, 4/3, con i suoi 27 punti e la sua difesa su CJ McCollum ce lo ha ricordato.

Nelle ultime 10 partite viaggia a 24.7 punti di media con il 43% dalla lunga distanza con 10.9 tentativi a partita. Questo suo rendimento è stato ciò che non solo ha permesso a GSW di rimanere aggrappata al proprio slot in classifica, ma ha fatto sì che la squadra riuscisse a risalire la classifica. Le vittorie consecutive per la formazione della baia sono ora 5 e dalla prossima gara tornerà Steph Curry.

Fate attenzione, Suns e Mavs hanno deciso di puntare sulle superstar, non stupitevi se però la squadra che uscirà vincitrice dall’ovest sarà la stessa dello scorso anno.

Sixers: interrotta la striscia di Milwaukee

Si interrompe nella notte del 5/3 la striscia di 16 vittorie consecutive dei Bucks. Phila riesce a vincere nonostante i 18 punti di svantaggio accumulati nel corso della gara e l’aver perso nel match PJ Tucker e Tobias Harris.

Dominatore della gara James Harden. Il Barba chiude con una simil tripla doppia da 38 punti, 10 assist e 9 rimbalzi. “We found something late, in that fourth quarter, and we just stuck with it. We got some stops and things changed for us”, queste le sue parole ai microfoni di ESPN. Dall’altra parte non bastano i 34 punti di Giannis.

Grande prestazione anche degli altri Sixers. Embiid gioca una partita da 31 punti, 10 assist e 6 rimbalzi, sua la tripla che porta i Sixers i vantaggio a fine gara. Maxey sforna la quarta partita consecutiva sopra i 23 punti e Niang, chiamato agli straordinari dati gli infortuni delle altre ali, ne segna 16.

Bucks: quanto può valere una tripla doppia?

Notte del 6/3. I Bucks giocano in back to back a Washington dopo la sconfitta di cui vi abbiamo appena parlato. Della gara non c’è tantissimo da dire, è una delle tante che si giocano nel post All Star Game. La partita è tirata, nessuna delle due squadre prende il largo e Milwaukee riesce alla fine ad agguantare la vittoria.

Beal finisce come top scorer con 33 punti. Giannis è il migliore dei vincitori, da segnalare un Jevon Carter che mette 20 punti in uscita dalla panchina.

Ciò di cui vogliamo parlarvi è il gesto che ha fatto Giannis negli ultimi secondi. In possesso della palla arriva sotto il suo canestro e lancia il pallone per poter prendere il suo decimo rimbalzo e registrare così una tripla doppia.

Quanto può valere una tripla doppia per un giocatore NBA? A quanto pare abbastanza da sopportare il mare di critiche del giorno dopo. Incredibile come si possa pensare che una partita da 20 punti 9 rimbalzi e 12 assist sia peggio di una da 20, 10 e 10, eppure la mentalità pare essere ancora questa.

Celtics: mai esultare troppo presto

Chiudiamo la settimana 20 (7/3) con il racconto del finale tra Celtics e Cavs. La partita è una di quelle dal sapore dei playoff. Per la squadra di Boston sono assenti Tatum, Horford e Robert Williams III, questo non impedisce a Brown e Brogdon di guidare la propria squadra fino ad un finale punto a punto.

La partita è in parità, sul 109-109 viene fischiato fallo su Grant Williams a 0.8 secondi dalla fine del quarto quarto. Grant tira i liberi con quasi l’83%. Sicuro di se si gira verso Donovan Mitchell e esclama: “I’mma make both.”

C’è davvero bisogno di dirvi com’è andata?

La partita viene vinta ovviamente dalla squadra di casa all’overtime con 40 punti, 11 rimbalzi e 7 assist di Mitchell. Probabilmente Williams avrebbe preferito non aver detto quelle parole.

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