La regular season continua, cosa è successo in questi ultimi sette giorni? Un avvenimento per notte per rimanere aggiornati sulla situazione oltreoceano, un riassunto della settimana 12 della NBA 22/23.

Kings-Jazz: che paura per Sacramento

Torniamo dopo qualche puntata a parlare dei Kings. Nella notte (4/1)del career high di Giannis Antetokounmpo (55 punti per lui) e del blowout di OKC ai danni di degli irriconoscibili Celtics, scegliamo di parlarvi una giocata che non è andata a buon fine.

La partita si svolge a Salt Lake City, dove i Jazz ospitano la squadra di Sacramento. Due formazioni che quest’anno hanno sempre garantito spettacolo e divertimento, la gara non ha infatti deluso.

Piccolo dato che vi può dare un’idea della stagione che stanno facendo a Sacramento

La partita è stata vinta dalla squadra di Fox. De’Aaron è stato l’MVP della gara, per lui 6 assist e 37 punti di cui 22 nell’ultimo quarto più il canestro della vittoria a 0.4 secondi rimasti sul cronometro. Impossibile non nominare Sabonis che, con un pollice rotto, sta giocando il miglior basket della sua carriera. Prestazione da 21 punti, 14 rimbalzi e 8 assist per il lituano.

La partita è stata per lunghi tratti condotta dalla squadra ospite, con i Jazz che però non ne hanno voluto sapere di farsi staccare. Il tempo sta per scadere e le due squadre si ritrovano in parità dopo tre tiri liberi di Lauri Markkanen (28 punti con 15 su 15 dalla linea della carità). Fox trova il +2 in penetrazione e poi accade questo:

Lauri esegue un movimento di una difficoltà inaudita. Fate caso alla coordinazione e alla velocità con cui riceve il pallone, si gira e tira su un solo piede. Questa giocata non va però a referto in quanto arrivata appena dopo lo scadere del tempo. Il gesto rimane comunque assurdo.

Timberwolves: Edwards si sta prendendo la squadra

Notte del 5/1. A Minneapolis c’è la partita tra i padroni di casa e i Trail Blazers di Lillard. In questo 2023 Minnesota non ne vuole sapere, per il momento, di perdere una gara.

Edwards ne mette 32 (percentuali rivedibili), dall’altra parte 27 e 26 punti per la coppia Lillard-Grant. I Wolves per questa partita recuperano anche Prince che non giocava dallo scorso 23 Novembre. Tauren gioca nella partita 21 minuti mettendo a referto 11 punti dalla panchina.

Rimanendo a parlare della panchina della squadra di casa è da segnalare Luka Garza. L’ex stella NCAA segna 14 punti in 13 minuti con un perfetto 5 su 5 dal campo. Come continuerà la stagione dei Timberwolves? Difficile dirlo, intanto però sta diventando chiara una cosa, il padrone di questa squadra è ormai Anthony Edwards.

Bulls: Lavine abbatte i Sixers

La stagione della formazione di Chicago è stata costellata da alti e bassi, certo è che quando possono contare su questo Zach Lavine allora i Bulls sono un’altra squadra. Ne sono testimoni in Sixers che, nella notte del 7/1, hanno assistito allo show della stella di Chicago.

Per Zach 41 punti con 19 tiri e un irreale 11 su 13 da tre punti, il tutto condito da 6 assist e vittoria della sua squadra. Complice l’assenza di Embiid, Phila non è riuscita a trovare contromisure su Vucevic. Partita conclusa con una tripla doppia da 19 punti 18 rimbalzi e 10 assist.

L’unica nota positiva della partita per i Sixers è stato un ritrovato Tyrese Maxey. Il giocatore non aveva ancora trovato la giusta condizione da quando, il 30/12, era tornato da un infortunio di quasi due mesi. Per lui 26 punti con 5 su 7 da tre.

Magic: Banchero continua a convincere

Dopo più di dieci anni i Magic tornano a vincere in casa dei GSW. Nella notte dell’8/1 i campioni in carica si vedono sconfitti dalla giovane squadra di orlando, guidata da Paolo Banchero e Franz Wagner.

I due compagni di squadra hanno segnato rispettivamente 25 e 24 punti nella vittoria per 115 a 101. La squadra di casa in questa partita recuperava Wiggins, 15 partite di assenza, e Iguodala, esordio stagionale per il veterano. Ciò non è bastato a Golden State che va a perdere la seconda partita consecutiva in casa, ricordate il buzzer beater di Bey?

Banchero continua quindi a convincere e a consolidare la propria posizione come miglior rookie della stagione. Ultimamente la prima scelta appare anche molto più convinto del proprio tiro dalla distanza, ecco quì una piccola curiosità statistica.

OKC: Shai non si ferma più

Oklahoma ospita nella notte del 9/1 i Mavs privi del miglior scorer della lega, Luka Doncic. Shai, quello che doveva essere il suo sfidante nella partita non si è fatto molti scrupoli a dominare la gara. Per lui 33 punti, 5 assist e 5 rimbalzi e vittoria conquistata dai Thunder.

Questa è la terza vittoria pesante per la squadra di coach Daigneault raggiunta nel 2023. La prima delle quali era stata raggiunta, senza il leader Shai, contro la peggior Boston della stagione con un punteggio di 150 a 117.

Dall’altra parte a prendersi le responsabilità di scoring sono stati Wood, 27 punti e 16 rimbalzi, e Dinwiddie, 21 punti e 8 assist.

OKC raggiunge così un record di 18 vittorie e 22 sconfitte, non così lontani dalla zona play-in. Vedremo cosa succedere dopo l’All Star game, per il quale Shai si è ormai assicurato un posto per la prima volta in carriera. Oklahoma proverà a raggiungere i play-in o farà, anche quest’anno, rallentare i propri migliori giocatori per raggiungere una buona scelta al draft?

Pelicans: no Zion e Ingram? Ci pensa C.J.

Ultimo appuntamento di questa settimana. Vi stiamo per parlare della partita tra Pelicans e Wizards giocata a Washington (10/1). La gara è stata vinta dalla franchigia di New Orleans che riesce a sopperire all’assenza delle due stelle con una grande prestazione in termini di scoring di CJ McCollum.

CJ segna 34 punti con un 12 su 21 al tiro e viene supportato con una solidissima prova di Valanciunas. Il centro lituano mette a referto una doppia doppia da 27 punti e 12 rimbalzi. Ormai i Pelicans si stanno affermando come una delle migliori squadre della Western conference, oltre a due grandissimi giocatori come Zion e Ingram, questa squadra sta trovando forza nella profondità della rosa, uno dei segreti per fare una buona regular season.

Piccolo campanello dall’allarme potrebbe essere proprio l’MVP della partita McCollum, l’ex Blazers sta diventando sempre di più un giocatore che predilige la soluzione personale. In questo periodo di infortuni può andare anche bene, una volta che però rientreranno le due stelle toccherà a lui invertire questa tendenza.

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