La regular season continua, cosa è successo in questi ultimi sette giorni? Un avvenimento per notte per rimanere aggiornati sulla situazione oltreoceano, un riassunto della settimana 4 della NBA 22/23.

In questa settimana tratteremo solo sei notti in quanto l’8/11 non si è giocato (Election Day).

Lakers: infortunio per Lebron

La partita più sentita di LA non ha avuto l’epilogo più felice per i Lakers. Non stiamo parlando dell’ennesima sconfitta dei gialloviola arrivata il 9/11 ma dell’infortunio del RE. Dopo aver fatto 30 punti nel corso del derby, a 5 minuti e 45 secondi dalla fine, il numero 6 subisce un fallo di George sul tiro. Arrivato alla linea della carità Lebron mostra una smorfia di fastidio e fa un cenno a coach Ham. A 5 minuti e 41 secondi sul cronometro (dopo uno 0/2 ai liberi) arriva quindi il cambio per Westbrook.

Le novità che ci arrivano il giorno successivo non sono le più chiare, a quanto pare Lebron verrà rivalutato ogni giorno, certo è che per i Lakers, che così tanta fatica stanno facendo, non è una grande notizia.

Come poi viene fatto notare, grazie al calendario, i Lakers possono permettersi ben otto giorni di riposo del RE perdendolo allo stesso tempo per sole due partite. Magre consolazioni…

Blazers: Lillard assente? Ci pensa Grant

Nella notte del 10/11 si sono affrontati dei malconci Blazers (assenti Lillard e Nurkic) contro i Pelicans di Zion e Ingram. Si sarebbe potuto pensare ad una facile vittoria in arrivo per la squadra di New Orleans ma quest’anno Portland sta girando davvero bene ed è riuscita a portarsi a casa la vittoria.

Protagonista della partita Jerami Grant, l’ala ex Pistons ha scritto sul suo tabellino 27 punti 8 rimbalzi e 4 assist con giocate di questo tipo:

Quest’anno Grant viaggia a medie di 20.7 punti e 4.7 rimbalzi assicurando la solita difesa di ottimo livello. Impressionanti sono le percentuali che il numero nove dei Blazers sta tenendo dalla lunga distanza: 46% su 5.3 tentativi a partita, career high.

I Blazers dopo questa partita si trovano con 9 vittorie in 12 partite, parte di ciò è merito di Grant che in stagione ha già segnato due game-winner. Da segnalare un gruppo stupendo e unito che si sta formando in squadra, gruppo che non può che divertire.

Boston Celtics: Tatum da MVP

La vittoria dei Celtics ai danni dei Denver Nuggets è la quinta consecutiva per la squadra di Tatum. Proprio Jayson Tatum sta vivendo un inizio di stagione esaltante e questo ulteriore trentello (34 sono i punti nella partita) ci permette di trovare una scusa per parlare di lui.

Nelle scorse stagioni Jayson ha seguito all’incirca questo copione, un inizio leggermente al di sotto delle aspettative con poi un deciso miglioramento a stagione in corso, ecco quest’anno non sta andando così.


A dimostrazione di ciò, come mostra l’immagine, c’è il fatto che Tatum abbia battuto il record di punti in maglia Celtics nelle prime dieci partite stagionali. Il giocatore viaggia a più di 32 punti, 7 rimbalzi e 4 assist per gara, appare consapevole dei propri mezzi e più deciso nell’attaccare il ferro, il Tatum degli anni precedenti che si accontentava dei tiretti dalla media sembra solo un lontano ricordo.

Le cifre che sta tenendo, unite al record dei Celtics, 9-3 dopo questa notte, proiettano il giocatore di Boston tra i degni di menzione per l’MVP della regular season, al momento infatti viene messo alla terza posizione per il premio nel Kia MVP Ladder sul sito ufficiale della NBA.

Hornets: esordio stagionale per Lamelo

Nella partita della notte del 12/11 i Miami Heat hanno ospitato gli Hornets per l’esordio stagionale di Lamelo, partita vinta agilmente dagli Heat.

L’esordio di Lamelo Ball è però l’avvenimento su cui ci concentreremo per questa giornata. In 28 minuti il numero uno degli Hornets mette a referto 15 punti 6 rimbalzi e 6 assist, illuminando anche il campo con queste giocate.

Durante la partita Ball non è stato molto preciso dal campo, 1 su 9 da tre punti e un totale di 6 su 17 dal campo, ma, come ci si potrebbe aspettare da lui, non ha avuto alcun timore nel prendersi i tiri. Appena troverà la condizione fisica ottimale riprenderà a macinare le sue solite cifre.

Il figlio di Lavar è però uno di quei giocatori la cui sola presenza sul campo da gioco è garanzia di spettacolo, anche in questa partita non sono mancate un paio delle sue “magie”.

Charlotte recupera quindi il suo miglior giocatore, vedremo se riuscirà a dare una svolta ad una stagione che fino ad ora vede solo 3 vittorie in 14 partite. In attesa della risposta: “Bentornato Lamelo!”.

Sixers: Embiid da record

La partita tra Sixers e Jazz della notte del 13/11 è stata una di quelle che i tifosi della squadra di Phila ricorderanno per diverso tempo. Joel Embiid, dopo una prestazione da 42 punti della sera prima, ha deciso di riscrivere il suo record di punti in carriera: dicasi 59.

Esatto, abbiamo potuto assistere a 101 punti fatti in 24 ore dallo stesso giocatore.

Il tabellino di Joel non è stato riempito solo dai punti, condisce il tutto con 11 rimbalzi, 8 assist e 7 stoppate, flirtando con la quadrupla doppia.

Per farsi un’idea migliore su questi numeri ecco qualche dato: nell’ultimo quarto i Sixers hanno segnato un totale di 27 punti, 26 erano di Embiid, nella storia della NBA il centro camerunense è il primo giocatore a fare una partita da 50 punti, 10 rimbalzi, 5 assist e 5 stoppate, non male eh?

A coronamento di queste due grandissime prestazioni arriva anche il premio di giocatore della settimana della Eastern Conference. Ora Phila si trova con un record di 7 vittorie e 7 sconfitte, aspettando Harden, fermo ai box da qualche partita, vedremo se Joel riuscirà a portare la sua squadra, che potremmo definire dal rendimento altalenante, tra i primi posti della conference.

Raptors: Banton e la prestazione che non ti aspetti

Forse non tutti conoscono Banton, il giocatore dei Raptors in effetti non ha brillato nella stagione 2021/22, la sua prima in NBA, oggi vogliamo dedicargli uno spazio. Dalano Banton è un playmaker di 23 anni di altezza 2.01 metri. Stanotte, 14/11, alla sua seconda apparizione da starter ha messo a referto 27 punti, massimo in carriera, guidando i Raptors alla vittoria contro i Pistons. Decisamente una prestazione che non ti aspetteresti.

In dei Raptors con l’infermeria piena, sono al momento fermi Siakam, Vanvleet, Achiuwa e Gary Trent Jr, ci si potrebbe aspettare uno Scottie Barnes sugli scudi. Così non è stato (l’ultimo ROY esce da un paio di prestazioni sottotono) e Banton in soli 24 minuti ha guidato l’attacco dei canadesi. Glaciale inoltre negli ultimi possessi ai liberi e ottimo l’apporto dato nella metacampo difensiva. Da segnalare anche un Boucher da 20 punti (pareggiato il proprio massimo stagionale).

Piccola curiosità statistica, con questa notte si interrompe una striscia di 6 sconfitte consecutive di Toronto contro i Pistons del loro ex-coach Dwane Casey.

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