La regular season continua, cosa è successo in questi ultimi sette giorni? Un avvenimento per notte per rimanere aggiornati sulla situazione oltreoceano, un riassunto della settimana 3 della NBA 22/23.

Miami Heat: Jimmy Butler suona la carica

Prima della partita del 1/11 contro i Golden State Warriors, i Kings infliggevano, ai danni dei Miami Heat, la quinta sconfitta in sette gare. Esce in seguito il commento di Jimmy Butler sulla situazione di Miami: “We’re still going to win the championship, and I don’t care what nobody says. Count us out. We’re going to win the f*cking championship. I’m telling you. I don’t give a damn that we started 2-5”.

Butler suona quindi la carica alla sua squadra, gli Heat non sono morti e puntano al titolo. A dimostrazione di ciò arriva una vittoria contro i campioni in carica della baia con lo stesso Jimmy che chiude la partita con un tiro dalla media e dimostra con i fatti le sue dichiarazioni. Ricordare sempre, mai scommettere contro Miami!

Brooklyn Nets: Subentra Udoka

La sera del 2/11 Woj annuncia il licenziamento di Steve Nash da parte dei Nets.

BKN sta vivendo un momento terribile nel campionato e appare giusta, a questo punto, la scelta di licenziare il capo allenatore. Quì però non vogliamo concentrarci sui motivi del licenziamento o sul gioco dei Nets (recuperate tutto quì), andiamo invece a vedere chi sostituirà Steve.

La scelta del nuovo head coach è ricaduta sull’ex Celtics Ime Udoka, con un solo anno di esperienza alle spalle è stato colui che lo scorso anno ha portato Boston alle finals, le sue capacità non si discutono. Udoka era stato sospeso per una relazione con un membro femminile dello staff Celtics, la condotta sembra però non essere un punto fondamentale della squadra di Brooklyn. Tra Kyrie Irving a cui andrebbero tolti i social per le sue dichiarazoni, Durant che detta legge e Udoka, possiamo ormai definire i Nets la squadra dei “cattivi”.

Golden State Warriors, che sta succedendo?

Nella notte del 3/11 la squadra campione in carica incontra i giovani Magic di Paolo Banchero. Golden State arriva da tre sconfitte consecutive e già si iniziano a sentire voci su qualcosa che non va, tutti si aspettano però una reazione. Nonostante uno Steph Curry ottimo (in questo inizio di stagione sta viaggiando a medie di 31 punti, 7 rimbali e quasi 7 assist), Gsw perde ancora.

A cosa sono dovute però queste sconfitte? La squadra presenta alcune problematiche, la difesa sta facendo troppa fatica (28esima di tutta la lega) e l’attacco non sta girando a quel livello stellare a cui siamo stati abituati in passato.

Passando invece ai singoli giocatori si trova un Curry che domina, poco supportato dai compagni. Thompson sembra aver perso forza sulle gambe e non impatta più in difesa come un tempo. A Poole sta entrando meno il tiro e sul suo atteggiamento si leggono lamentele da parte di qualche tifoso. Punto tragico della panchina è poi il giovane Wiseman, al momento un vero “buco” in difesa che è chiamato a passi in avanti per conservare il posto in rotazione.

Probabilmente i campioni della scorsa stagione si riprenderanno ma questo inizio di stagione non è il modo migliore di cominciare dopo le problematiche interne avute poco tempo fa.

Cleveland Cavaliers, Mobley perfetto in difesa

L’ottava partita stagionale dei Cavs si è svolta nella notte del 4/11 contro i Detroit Pistons, gara che coincide con la settima vittoria stagionale per Cleveland. Assenti alla partita erano due dei migliori giocatori dei Cavaliers, Garland e Mitchell, questo non ha rappresentato un problema. Vogliamo quì però concentrarci sulla partita del sophomore Evan Mobley, per lui a fine partita sono state registrate 8 stoppate (alcune davvero assurde) con un totale di zero falli commessi.

Evan, nonostante la giovane età, è già oggi uno dei migliori difensori di tutta la lega, la sua combinazione di istinti, lunghezza e mobilità lo rendono quel difensore che nessuno si vorrebbe trovare davanti. I meriti dell’inizio di stagione di Cleveland sono stati dati principalmente a Mitchell, dimenticarsi però di Mobley sarebbe un gravissimo errore.

Magic, Banchero continua a impressionare

Nella partita contro i Kings di un grandissimo Fox, notte del 5/11, arriva il primo trentello in carriera da parte di Paolo Banchero. L’italoamericano finisce la partita (sconfitto) con 33 punti e 15 rimbalzi a referto, numeri che scomodano i grandi del passato.

Dal punto di vista statistico sta vivendo una stagione da borderline All Star con 22,9 punti 8,5 rimbalzi e 3,6 assist, l’entusiasmo nei suoi confronti non arriva, però, solo dalle cifre, in campo sta infatti mostrando continui miglioramenti e non sembra comportarsi da Rookie.

Già oggi Paolo è in grado di cercare e riconoscere i mismatch, nella partita contro i Kings questo è stato evidente. Il rookie è andato a cercare Sabonis per attaccarlo fronte a canestro, ha invece portato vicino al ferro i giocatori più piccoli di lui sfruttando il proprio vantaggio fisico.

Se poi, una volta che arriva nei pressi del ferro, un giocatore possiede questo repertorio di movimenti in post basso, allora fermarlo diventa un problema

Tutti gli occhi sono ormai puntati su di lui, c’è chi dice che arriverà già quest’anno una chiamata all’All Star Game (difficile ma non impossibile) e chi invece fa notare che il tiro da fuori non gli stia entrando, in ogni caso Paolo Banchero non è entrato in questa lega in punta di piedi, noi continueremo ad ammirarlo.

Utah Jazz, cosa fare adesso?

La squadra dello Utah continua a divertire e a giocare bene, dopo la notte del 6/11 si trova con un record di 8 vittorie in 11 partite, equivalente al terzo posto a Est. La partita della notte è stata giocata con i Clippers e si è conclusa con una vittoria Jazz con una gara condotta per tre quarti di partita.

Sulla squadra di Markkanen avevamo già parlato, focalizzandoci proprio sull’impatto del giocatore europeo, oggi vogliamo dare uno sguardo più generale.

Al momento Utah gira benissimo in attacco, terza nella lega per OFFRTG, e si trova nella top 10 delle difese della lega. Proprio durante la prima settimana ci eravamo espressi su come, dopo un bell’inizio, i Jazz avrebbero potuto cercare qualche trade per ottenere giovani e scelte, ormai di questo non siamo più certi, la squadra sta continuando a convincere e non è detto che la dirigenza non provi già quest’anno a vedere cosa potrebbe fare questo gruppo rimandando poi le decisioni all’estate.

Non ci è dato sapere come andrà il futuro, e l’ipotesi appena fatta potrebbe anche essere smentita tra una settimana, certo è che Utah continua a stupire.

Spurs, Keldon Johnson non è un banale role player

Per chi segue i San Antonio Spurs, la frase appena scritta potrebbe essere un’ovvietà, purtroppo non lo è per tutti. Keldon è uno di quei giocatori che ogni anno fa un saltino in avanti nella squadra, nella notte del 7/11 (sconfitta contro Denver) è arrivato il suo secondo trentello stagionale.

https://twitter.com/DayoSylvester/status/1589895454187483136?s=20&t=OfdGqDxXi1K35t__BQYzkw

Al momento le medie stagionali del giocatore di Popovich sono di 23.8 punti, 5.3 rimbalzi e 3.8 assist. Ciò che però non è deducibile da questi numeri è ciò che fa in campo. In difesa è sempre stato un gran giocatore, adesso lo si può dire anche per il lato offensivo, al momento si trova nella top 5 NBA come tiratori i catch and shoot, da tre sta tirando in generale con il 42.7% su quasi nove tentativi a partita. Per farsi un idea dei suoi miglioramenti si può anche citare la sua produzione dal pick and roll da trattatore di palla.

Come possiamo leggere, ha raddoppiato il numero di volte che usa questa soluzione, aumentando anche l’efficienza nell’eseguirla. Sugli Spurs si dovrebbero spendere delle parole anche sul giovane Devin Vassell ma per il momento ci limiteremo a citarlo (anche da lui si vedono bei miglioramenti). Tornando a Keldon rimane ancora difficile che lui possa essere, nel futuro, la stella di questa squadra, molto più probabilmente rimarrà un grandissimo comprimario, gli Spurs però ad oggi sembrano pieni di giocatori interessanti e futuribili e chissà che la stella che sembra mancare non possa arrivare proprio dal Draft.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments