Quest’oggi siamo qui a presentarvi la prima importante intervista esclusiva che abbiamo prodotto. Il giocatore a cui vanno i nostri più grandi ringraziamenti è Emmanuel Innocenti, classe 2004, che gioca nelle fila della Stella Azzurra Roma. Dopo un estate che l’ha visto protagonista anche con la maglia della Nazionale Under 18 all’Europeo di categoria chiuso al sesto posto, è pronto a mettersi in mostra nel campionato di Serie A2. È stato inserito nel ranking dei migliori prospetti nati nel 2004 da Italhoop dove attualmente occupa la settima posizione.

Innocenti e il rapporto con la Pallacanestro

Innanzitutto ti vorrei ringraziare per la disponibilità a rispondere alle domande. Iniziamo da come hai iniziato a giocare a Basket e cosa ti ha spinto a scegliere di giocare?

Diciamo che non è stato un cosa, ma un chi perché ho iniziato a giocare visto che ci giocava il mio miglior amico. Mi ha convinto a provare perché io volevo andare a fare calcio. Ho iniziato all’età di 6/7 anni a Treviglio dove sono rimasto fino alla quarta elementare. Poi mi sono trasferito in Senegal e anche li ho continuato a giocare a pallacanestro. In prima media sono tornato in Italia, precisamente a Lovere (provincia di Bergamo), dove ho militato nelle fila dell’Altosebino. Arrivato all’ultimo anno di scuole medie ho iniziato ad avere maggiori possibilità di giocare ad un livello più alto e una di queste era la Stella Azzurra, dove ho scelto di venire e dove gioco tutt’ora.

In che categorie hai giocato?

A Treviglio ho fatto il minibasket. Mentre in Senegal non ho avuto squadre, tornato in Italia ho giocato negli esordienti, nell’Under 14 e 15 ma non eccellenza nell’Altosebino. Alla Stella Azzurra invece sono partito dall’Under 16 Eccellenza per arrivare in Serie A2.

Capitolo Nazionale. Ci racconti la tua esperienza?

Sì, durante il periodo del covid avrei dovuto fare un raduno ma a causa della pandemia era saltato tutto. Poi quest’anno ho fatto un raduno a Novarello e poi prima degli Europei ho fatto il raduno a Roseto dove sono stato preso per gli Europei. Durante il raduno in allenamento ho avuto un piccolo contrattempo alla mano che mi ha rallentato in fase di preparazione. Gli Europei direi che sono andati individualmente bene, ho avuto buone statistiche e mi sono divertito. Siamo arrivati sesti, il che non è male.

La classica domanda che penso ti avranno già fatto in molti, cosa si prova ad indossare la maglia della nazionale e cosa hai provato la prima volta che hai saputo che avresti giocato con l’Italia?

L’emozione è forte quando indossi la maglia azzurra perché sai che rappresenti una nazione e quindi hai delle responsabilità: devi sudarla la maglia. Quando l’ho saputo stavo per uscire con degli amici e sono rimasto tipo wow, davvero sta succedendo a me. È stato un anno dove ho vinto: la tappa dell’Eurolega giovanile a Patrasso, giocato le finali dell’Eurolega giovanile, ho vinto il campionato Under 19 e sono entrato nel miglior quintetto. Rappresentare l’Italia è stato la ciliegina sulla torta di questa annata cestistica da ricordare.

Invece chi è il tuo idolo e a chi ti ispiri nel modo di giocare? In quale giocatore ti rivedi maggiormente?

Allora non ho un idolo, ma mi piace guardare video di giocatori specialisti in difesa tipo Holiday, Smart, Kawhi Leonard cioè la difesa che è l’aspetto del basket che più mi piace. Non so in che giocatore mi rivedo ma sicuramente cerco di rubare qualcosa da tutti i giocatori.

Invece guardando in Italia e in Europa c’è qualcuno che ammiri?

Allora in realtà non ammiro nessuno in particolare, ma conosco i giocatori e ce ne sono forti ma nessuno che ammiro. Aspiro ad arrivare al loro livello.

Come ti prepari alla partita, routine pre partita e il lavoro che fai durante la settimana?

Non ho una routine particolare, mentre vado al campo ascolto la musica, principalmente musica francese, e Michael Jackson. Arrivo al campo mi cambio e faccio un po’ di tiro; mi riscaldo con elastici ed esercizi per riscaldare le ginocchia e poi quello con la squadra. Durante la settimana la mattina vado a scuola e poi esco faccio palestra e allenamento di squadra.

Hai visto Bronny James questa estate che è venuta a giocare da voi nella palestra della Stella?

Sì, ci ho giocato contro. Giocare contro una squadra americana è figo perché è un altro tipo di basket rispetto al nostro. Sicuramente è un giocatore forte ed è dotato di un bel fisico, ma che ha ancora esperienza ovviamente da accumulare.

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