L’inizio di stagione con il poco invidiabile record di 2-5 è costato a Steve Nash la panchina dei Brooklyn Nets (che pare sentiranno nelle prossime ore Ime Udoka e Quinn Snyder per sostituirlo). Sicuramente in mano all’ex giocatore dei Suns Brooklyn non ha mai del tutto convinto gli addetti ai lavori, ma è altrettanto vero che il roster dei Nets non è mai stato facile da gestire per la presenza di tanti giocatori polarizzanti, su tutti James Harden (ora ai Philadelphia 76ers), ma sopratutto Kyrie Irving e Kevin Durant, ma oltre alle due superstar l’apporto degli altri giocatori a roster sembra decisamente non essere all’altezza.
Se infatti Irving e Durant stanno viaggiando sopra a quota 30 punti a partita in questo avvio di stagione (30.1 per Kyrie e addirittura 32.6 per KD, quarto in tutta la NBA) soltanto il giovane Nic Claxton riesce ad andare stabilmente in doppia cifra e questo deficit costringe i Nets ad appoggiarsi ulteriormente alle giocate in isolamento delle loro due stelle.
Ben Simmons, inizio deludente: può essere l’unica causa?
Sotto gli occhi di tutti è anche l’inizio deludente di Ben Simmons, che pur essendo il miglior assistman della squadra sta segnando la miseria di 6.2 punti in 32 minuti di impiego: sicuramente dopo le vicissitudini della scorsa stagione l’australiano ha tutti i riflettori puntati su di se e sappiamo quanto invece abbia bisogno di un ambiente più disteso per potersi esprimere al meglio (oltre al fatto che non sia un giocatore da valutare solo in base alle cifre, anche se qui sembrano comunque veramente troppo esigue per un giocatore NBA), ma ci si aspettava una maggiore voglia di rivalsa dal prodotto di LSU.
Sicuramente il roster dei Nets conta tanti buoni giocatori oltre ad Irving e Durant: troviamo infatti tanti buoni role player come Joe Harris, Seth Curry e Royce O’Neale e alcuni veterani come Mills o Markieff Morris che in situazioni di difficoltà possono fare comodo, quindi la scelta di un allenatore capace di renderli un sistema funzionale alle caratteristiche delle loro stelle e non più un’accozzaglia di giocatori che gli consegna solo il pallone potrebbe fare molto comodo in casa Nets.