Lo scorso anno, in occasione dei 38 anni di Lebron James, avevamo già ripercorso qui le tappe salienti della sua lunghissima carriera, ma quando si parla di giocatori di questa caratura la lista dei traguardi si potrebbe aggiornare anche dopo ogni partita; in particolare se ci si riferisce al figlio di Akron, che sembra essere l’incarnazione perfetta di quel “and counting“, locuzione tanto cara oltreoceano.
Il 2023 di LeBron James
Per provare la veridicità di questa affermazione è sufficiente uno sguardo all’ultimo anno, che, essendo LeBron nato il 30 Dicembre, coincide nei fatti con questo 2023 che sta andando ormai esaurendosi.
Innanzitutto avevamo lasciato James distante 500 punti dal record di punti in carriera detenuto da Kareem Abdul-Jabbar e lo ritroviamo distante meno di 700 punti non più dai 38837 di “The Cap“, ma dal diventare il primo a realizzarne ben 40mila, cosa che lo farebbe diventare il primo giocatore della storia a con all’attivo almeno 40mila punti, 10mila rimbalzi e 10mila assist in carriera; il tutto disputando “sole” 1450 partite, contro le 1476 di Karl Malone (terzo a quota 36928) e le 1560 dell’ex Bucks e Lakers.
L’annata 2022/23
Se lo scorso anno di questi tempi davamo i Lakers già per spacciati nella corsa ai playoff per la mancata chimica tra le tre stelle della squadra: Anthony Davis, LeBron James e Russell Westbrook. Bisogna innanzitutto ammettere che la dirigenza ha fatto un ottimo lavoro scambiando il prodotto di UCLA con giocatori più funzionali, allungando anche notevolmente le rotazioni.
Tutto questo ha permesso ai Lakers non solo di guadagnarsi un pass per la post season, ma, seppur partendo dal settimo seed, di superare prima i Memphis Grizzlies (secondo seed) e poi i Golden State Warriors, entrambi per 4-2, prima di arrendersi ai Denver Nuggets, campioni NBA, con un secco 4-0; con LeBron ultimo dei suoi a gettare la spugna con una gara 4 da 40 punti, 10 rimbalzi e 9 assist.
La stagione in corso
L’annata attuale, la 2023/24, è la 21esima nella carriera di King James, un traguardo raggiunto soltanto da altri 5 giocatori: Vince Carter, Kevin Garnett, Dirk Nowitzki, Robert Parish e Kevin Willis. Dopo sole 31 partite di regular season (tutte iniziate in quintetto) LeBron ha già superato ognuno di questi per punti, assist e rimbalzi, tirando al momento con percentuali migliori sia dall’arco, che da 2 che ai liberi; mentre per recuperi, stoppate e minuti giocati è secondo solo a Carter, che però ha totalizzato quei numeri su 76 partite. Se continuasse a queste medie per tutta la stagione supererebbe in ogni statistica i totali degli altri 5 sommati; inoltre nella partita del 24 Dicembre contro gli Oklahoma City Thunder è diventato il primo giocatore a segnare 40 punti alla 21esima stagione nella lega.
Al di la delle cifre, fuori scala per qualsiasi giocatore con un minutaggio sulle spalle paragonabile a quello di LeBron, poche settimane fa l’ex Cavs e Heat ha aggiunto un altro premio alla sua bacheca: il primo in-season tournament della storia NBA è stato infatti vinto dai Los Angeles Lakers, con il numero 23 che, grazie ad un torneo disputato a 26.8 punti di media, si è portato a casa il titolo di MVP della competizione.
Il futuro
Per quanto possa sembrare strano parlare del futuro di un giocatore di 39 anni bisogna anche ammettere che se parliamo dello stesso giocatore che, nonostante sia il più vecchio in tutta la lega, con ben 21 stagioni sulle spalle, riesce a mettere insieme 25.1 punti, 7.7 rimbalzi e 7.3 assist ad allacciata di scarpe; quindi qualcuno per cui la normalità non è decisamente di casa.
Come già anticipato prima il traguardo più vicino da raggiungere per LeBron James sono i 40mila punti in regular season, ma aggiungendo gli 8023 realizzati ai playoff e i 979 realizzati con Team USA King James potrebbe mettere nel mirino i 49737 punti realizzati in carriera da Oscar Schimdt, detentore del record di punti realizzati in carriera da un cestista professionista, per quanto A Mao Santa (questo il soprannome dell’ex giocatore, visto anche in Italia con la divisa di Caserta) non abbia mai militato in NBA, venendo riconosciuto da tutti come uno dei migliori cestisti a non aver mai calcato i parquet americani.
LeBron insieme a Bronny?
L’obbiettivo dichiarato, anche a più riprese, di LeBron James, è però quello di aspettare l’arrivo in NBA del figlio LeBron James jr. (per tutti semplicemente Bronny) per giocare una stagione nella squadra che lo drafterà e poi ritirarsi: l’estensione firmata da King James lo scorso anno con i Lakers vanta infatti una player option per la prossima stagione, con scadenza al 29 giugno 2024, due giorni dopo il draft.
In quest’ottica il problema cardiaco accusato da Bronny lo scorso 26 Agosto, dopo il quale è recentemente tornato in campo con la divisa dei Trojans di University of Southern California, rischiava di giocare un ruolo decisamente importante. Nonostante questo secondo molti addetti ai lavori Bronny James entrerà in NBA nella prossima stagione, seppur (ad oggi) con una chiamata non altissima al prossimo draft.
I record
Il possibile sbarco di Bronny James in NBA tramite il draft 2024 ci ricorda che, per quanto LeBron sia ancora in grado di mettere cifre da primi 10 giocatori della lega, il momento del suo ritiro non è poi così lontano.
Al momento il primato per numero di stagioni in NBA è detenuto da Vince Carter con 22, cifra a cui LeBron James arriverebbe giocando la stagione 24/25 al fianco del figlio, ma chissà che non decida di affrontare anche la 23esima per prendersi anche questo record.
Al momento oltre a guidare quella dei punti LeBron occupa anche posizioni di rilievo in altre classifiche all time: è quarto per assist, ad un migliaio da Chris Paul (anche lui però ancora in attività) terzo e al nono posto per recuperi, ad un centinaio dalla sesta posizione, in questo momento detenuta da Maurice Cheeks; essendo a sua volta l’unico giocatore a trovarsi nella top 10 all time in 3 voci statistiche principali, mentre è a poco più di 300 rimbalzi dall’essere l’unico in top 30 per punti, assist e rimbalzi. Un altro primato straordinario che inquadra alla perfezione la grandezza e la longevità di LeBron James è il seguente: non chiude una partita con meno di 10 punti da 16 anni e no, non è un errore di battitura: sono 1183 partite consecutive in doppia cifra, dal 5 Gennaio del 2007 ad oggi.
”Everyone says is undefeated, but I’m trying to give it one loss” così si esprimeva un mese fa King James riguardo Padre Tempo e se lo dice LeBron James anche l’impossibile non lo sembra poi più così tanto.
LONG LIVE THE KING