Tokyo 2021 è l’Olimpiade al tempo della pandemia. Già, perchè i Giochi si sarebbero dovuti tenere l’anno prima, ma ci ricordiamo tutti cosa successe: con un pianeta in lockdown ci sono altre priorità. Nella terra del sol levante si torna così un anno dopo, ma non senza conseguenze: mascherine e distanziamento la fanno da padrone.
Proprio in questo contesto Simone Fontecchio si consacra facendosi notare dagli appassionati di pallacanestro di tutto il mondo: un torneo chiuso al settimo posto per punti a partita: ben 19.2, preceduto soltanto da Durant, Nwora, Hachimura, Mills, Doncic e un Ricky Rubio nell’insolita veste di top scorer della rassegna.

I primi passi cestistici

La storia di Simone Fontecchio comincia però ben prima dell’estate 2021 e ben distante dall’arcipelago giapponese. Simone viene da una famiglia di grandi atleti: il padre Daniele vanta infatti 6 titoli italiani nei 110 a ostacoli, oltre ad un argento europeo sui 60, ma è la madre, Amalia Pomilio, a trasmettergli la passione per la pallacanestro, sport nel quale lei vanta ben 119 presenze con la casacca della nazionale italiana.

Simone si forma cestisticamente in una fucina di talenti come la Virtus Bologna e proprio con la maglia delle v nere debutta in serie A il 4 Novembre del 2012, rimanendo però in campo per un solo minuto. Scenderà in campo altre 11 volte in quella stagione, totalizzando 2.7 punti di media in 12.8 minuti di impiego.

Troverà più continuità nell’annata successiva, collezionando 25 presenze con 15.4 minuti di media in campo e sempre 2.7 punti ad allacciata di scarpe; bisognerà però aspettare la stagione 2014/15 per vedere il suo impegno crescere fino quasi a 25 minuti di media e le sue cifre fino a 7.2 punti, 2.1 rimbalzi, 1.5 assist e 1 recupero a partita. L’avventura nel capoluogo emiliano procede però in maniera agrodolce: se da un lato le cifre di Simone continuano a crescere, portandolo a quota 9.2 punti, 3.5 rimbalzi e 1.9 asssit, conditi da un recupero, dall’altro la stagione della Virtus termina con la retrocessione in serie A2, dopo aver collezionato sole 11 vitttorie.

Le nuove esperienze in Serie A

Dopo la retrocessione della Virtus Bologna Fontecchio passa da svincolato all’Olimpia Milano. Nella squadra che vincerà coppa Italia e Supercoppa non c’è però molto spazio per Simone, che mette a referto soli 5.5 punti di media in 13 minuti di impiego nelle 21 partite disputate nella massima serie italiana. Arriva anche l’esordio in Eurolega, nella quale totalizza 3.3 punti in poco meno di 12 minuti passati in campo, venendo schierato per sole 10 partite.

Il prestito a Cremona

Dopo il poco spazio trovato anche in avvio della seconda stagione con le scarpette rosse Fontecchio si trasferisce in prestito alla Vanoli Cremona. Qui, sotto la guida di Meo Sacchetti ed in un ambiente con meno pressioni e più spazio Simone trova per la prima volta la doppia cifra in carriera, realizzando 10.6 punti, 3.4 rimbalzi ed 1 assist di media in stagione, contribuendo alle 15 vittorie stagionali della Vanoli.

Durante questa stagione arriverà anche l’esordio in partite ufficiali con la canotta della nazionale, nel match contro la Romania valido per le qualificazioni mondiali, nel quale mette a referto 3 punti.

Di nuovo a Milano

Dopo la fine della stagione Fontecchio fa nuovamente ritorno all’Olimpia, che però conferma la sua fama di ambiente estremamente duro per i giovani italiani: per Simone ci sono infatti appena 13.6 minuti a partita, nei quali totalizza solo 4.7 punti in Serie A, mentre in Eurolega raccoglie una manciata di minuti

Il trasferimento a Reggio Emilia

Al termine della stagione 2018/19 le strade dell’Olimpia e di Fontecchio si separano; l’abruzzese approda infatti a Reggio Emilia, piazza nella quale riconferma quanto di buono fatto vedere a Cremona.

Nell’annata 2019/20, interrotta per la già citata pandemia da Covid-19, il pescarese totalizza infatti 11 punti e 4 rimbalzi di media a partita.

La definitiva esplosione di Fontecchio

Le buone prestazioni con la canotta della Grissin Bon Reggio Emilia attirano su Fontecchio gli occhi delle squadre di Eurolega: a puntare su di lui è infatti l’Alba Berlino.

Con i tedeschi Fontecchio vince il campionato da top scorer dei suoi e si conferma ad alto livello anche in Eurolega, competizione nella quale realizza 10.6 punti e 3.4 rimbalzi di media nelle 23 partite giocate.

Il preolimpico e i giochi di Tokyo

È però in estate che Simone Fontecchio comincia a dimostrare di cosa è veramente capace: prima trascina gli azzurri nel torneo di Belgrado che vale il pass per le Olimpiadi realizzando 21 punti nella vittoria contro Porto Rico, poi ripetendosi con 17 alla Repubblica Dominicana e ancora 21 il giorno successivo nella storica impresa degli azzurri che si impongono sulla Serbia di Nikola Jokic nella bolgia della Stark Arena guadagnandosi così un posto per l’Olimpiade.

Ma se prima poteva sembrare un caso è proprio in Giappone che Fontecchio mostra una continuità disarmante: 20 punti alla Germania nella gara di apertura, 22 all’Australia 3 giorni dopo ed infine 21 nel quarto di finale contro la Francia, che però non bastano ad evitare agli azzurri l’eliminazione. In totale fanno 3 partite su 4 sopra quota 20 punti.

Il Baskonia ed EuroBasket 2022

Le grandi prestazioni offerte durante l’estate valgono a Fontecchio la chiamata di un’altra squadra di Eurolega: il Baskonia, dove rimpiazza un altro italiano: Achille Polonara.

Con i baschi Fontecchio realizza 12.4 punti e 3.9 rimbalzi di media nelle 33 partite di Liga ACB, competizione nella quale il Baskonia si arrende ad un passo dalla finale per il titolo; in Eurolega invece le cifre di Simone dicono 11 punti e 4.4 rimbalzi a partita nelle 31 gare disputate.

L’estate 2022 è densa di impegni come la precedente per le nazionali ed ancora una volta Fontecchio si fa trovare pronto: prima 22 all’Olanda nelle qualificazioni mondiali, poi in amichevole 24 alla Francia, 25 alla Serbia e 18 alla Repubblica Ceca ed ancora 20 all’Ucraina e 21 alla Georgia per regalare agli azzurri l’approdo al mondiale.

Proprio nella partita contro l’Ucraina però l’Italia perde per infortunio Danilo Gallinari: Simone è così chiamato al definitivo salto di qualità: ad EuroBasket sarà lui il go-to-guy degli azzurri.

Il nativo di Pescara ripaga la fiducia di coach Pozzecco e dei compagni con 25 punti alla Grecia nell’esordio al Mediolanum Forum, 19 alla Croazia, 18 al Regno Unito e nuovamente 19 alla Serbia agli ottavi.

Infine i 21 nella sconfitta dell’Italia per 93-85 contro la Francia ai quarti di finale, nella quale però il nativo di Pescara sbaglia i liberi che avrebbero potuto consegnare la vittoria agli azzurri prima che il canestro di Fournier mandasse la partita all’overtime, ma non sarà questo epilogo a cancellare l’ottimo europeo di Simone, che chiuderà all’ottavo posto tra i migliori marcatori della competizione.

Simone Fontecchio in NBA

Si intuisce ormai che Simone è pronto a sbarcare sull’altra sponda dell’Atlantico: le voci che si susseguono sono diverse ed arrivano perfino a chiamare in causa i Los Angeles Lakers di LeBron James; l’ambiente che accoglierà Fontecchio è però molto diverso, con molte meno pressioni, meno fretta di vincere subito e, in teoria, più minuti a disposizione: gli Utah Jazz.

Diciamo “in teoria” perchè, malgrado fossero dati da tutti come squadra in rifondazione, i Jazz cominciano la stagione 2022/23 con un record di 10-3 e per Simone lo spazio è ben poco: per ben 7 volte non mette piede in campo, in altre 2 raccoglie a malapena una manciata di secondi e soltanto una volta supera i 10 minuti di impiego, segnando 13 punti agli Houston Rockets nei 15 minuti trascorsi sul parquet.

Con il procedere della stagione però il record dei Jazz si assesta su numeri più vicini alle aspettative della vigilia, ma Simone continua ad avere poco spazio per mettersi in mostra: delle prime 43 partite ne disputa soltanto 21, di cui 11 sotto i 10 minuti di impiego; ciononostante trova delle occasioni per far vedere di cosa è capace: il 7 Dicembre ad esempio segna 18 punti nella vittoria contro i Golden State Warriors campioni in carica.

L’ultima parte di stagione è invece decisamente più positiva per Fontecchio, impiegato più spesso e per più tempo da coach Will Hardy, chiudendo la regular season con una striscia di ben 26 apparizioni consecutive (sulle 52 totali), suggellate dai 20 punti seganti ai Lakers proprio all’ultima uscita stagionale; 26 saranno anche i punti realizzati contro i Milwaukee Bucks, suo massimo finora nella lega.

Il Mondiale 2023

Dopo il battesimo della pallacanestro americana d’estate per Simone è nuovamente ora di vestirsi d’azzurro per affrontare i campionati mondiali; quelli ai quali aveva portato l’Italia l’estate precedente coi 21 punti realizzati alla Georgia.

Prima di volare nelle Filippine per la fase a gironi della rassegna iridata ci sono però una serie di amichevoli per scaldare i motori e Simone risponde presente: 21 punti alla Turchia, 17 alla Grecia, 16 a Porto Rico e 26 al Brasile.

Si arriva così al debutto mondiale. 25 Agosto: davanti ai 55mila della Philippine Arena di Bocaue Fontecchio segna 19 punti nella vittoria dell’Italia per 81-67 sull’Angola; saranno soltanto 13 invece due giorni dopo nella sconfitta degli azzurri contro la Repubblica Dominicana, l’abruzzese però non sbaglia due partite di fila e nel decisivo scontro dell’Araneta Coliseum contro i padroni di casa delle Filippine realizza 18 punti nel 90-83 finale per gli azzurri che vale il passaggio al secondo girone.

In virtù della sconfitta contro i dominicani però alla truppa di Pozzecco serve il percorso netto nelle due successive partite per sperare di raggiungere i quarti di finale: questo significa battere ancora una volta la Serbia. Lo scontro va nuovamente in scena all’Araneta Colisuem e la partita di Fontecchio è semplicemente sublime: 30 punti realizzati nel 78-76 con cui gli azzurri superano Bogdanovic e compagni. Porto Rico capitolerà 2 giorni dopo mandando così l’Italia ai quarti contro gli Stati Uniti, dove però i 18 di Fontecchio non servono neppure a rendere meno umiliante una sconfitta per 100-66. Gli uomini di Pozzecco chiuderanno la rassegna all’ottavo posto, a seguito delle due sconfitte contro Lettonia e Slovenia, quest’ultima nonostante i 16 punti di Simone.

L’anno da sophomore

Smaltita la delusione per il mondiale è però nuovamente tempo di indossare la divisa dei Jazz per una nuova stagione NBA; stagione che però non riparte com’era finita la precedente: Fontecchio si deve infatti accontentare di un impiego col contagocce: appena 9.7 minuti di media nelle 7 presenze finora collezionate e di un acuto da 13 punti contro i Phoenix Suns.

Un percorso in divenire

Se c’è una cosa che si capisce ripercorrendo la carriera di Simone Fontecchio è che sicuramente non siamo davanti ad un fenomeno di preocità, un ragazzo di quelli che già a 16 anni sembrano avere davanti un avvenire molto luminoso, ma anzi di qualcuno che ha sempre saputo stringere i denti e rispondere colpo su colpo ad ogni difficoltà: dagli anni a Milano all’avvio complicato in NBA, esaltandosi ( e facendoci esaltare) ancor di più con la canotta azzurra addosso.

Se continuerà così siamo certi che sentiremo diversi bambini tirare a canestro urlando “SIMONEFONTECCHIO”, rigorosamente tutto attaccato e tutto maiuscolo, come risuona nelle nostre orecchie con la voce di Flavio Tranquillo.

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