La regular season continua, cosa è successo in questi ultimi sette giorni? Un avvenimento per notte per rimanere aggiornati sulla situazione oltreoceano, un riassunto della settimana 21 della NBA 22/23.
Questa settimana cominciamo con la sfida tra Shai e Steph Curry, vi parliamo del primo incontro Fontecchio-Banchero, il buzzer beater di Embiid, Mikal Bridges e la sfida Bucks-Kings.
OKC: Shai VS Curry
Cogliamo l’occasione della partita dell’8/3 per tornare a parlare di uno dei giocatori rivelazione di questa stagione. Se ad inizio anno avevamo raccontato spesso le gesta di Shai Gilgeous-Alexander e dei suoi Thunder, ultimamente ci eravamo quasi abituati alle sue prestazioni.
La gara che ha visto OKC giocare in casa dei Golden State Warriors è una di quelle divertenti e ad alto punteggio. Due i protagonisti, Shai segna 33 punti dei 137 totali, dall’altra parte Curry gioca una partita da 40 punti con 10 triple a bersaglio, non bastano per portare i suoi alla vittoria.
Per la squadra vincitrice Josh Giddey registra una tripla doppia (la settima in carriera) da 17 punti, 11 rimbalzi e 17 assist, career high. Il suo commento a fine partita riguardo al proprio record? “Guys are making shots”, impossibile dare torto al sophomore australiano.
Jazz-Magic: primo incontro Fontecchio-Banchero
Sfruttiamo la notte del 10/3 per raccontare della prima volta che i due giocatori si sono incrociati nelle loro carriere. Banchero, come sappiamo tutti, non ha ancora deciso se sarà o meno parte della nazionale azzurra nel futuro, però non ha neanche detto il contrario. Ecco che quindi, questa notte, i due possibili pilastri della formazione italiana dei prossimi anni si sono incontrati per la prima volta.
La vittoria va ai Jazz con Banchero che gioca da protagonista e risulta essere il top scorer dei Magic. Paolo segna 26 punti, 13 nel quarto quarto, e raccoglie 8 rimbalzi.
Simone dall’altra parte sta riuscendo finalmente a trovare quella continuità che gli era mancata nel resto della stagione, l’italiano gioca 22 minuti dalla panchina e segna 17 punti con 5 su 7 dal campo. Il miglior scorer della gara è Lauri Markkanen che ne segna 31, in doppia cifra per i vincitori anche Talen Horton Tucker, 23 punti, e il rookie Walker Kessler, doppia doppia da 13 punti e 10 rimbalzi.
Dopo questa partita la squadra dello Utah si trova con un record di 32 vittorie e 35 sconfitte, appena quindi fuori dalla zona play-in.
Sixers: Embiid la vince sulla sirena
Lo sappiamo tutti, i Sixers sono la squadra di Embiid, il loro destino passa sempre per il centro camerunense. In questa partita ha giocato di nuovo a livelli irreali portando Phila ad una vittoria ormai insperata.
Joel ne segna 39 con il canestro decisivo per la vittoria, i due punti che hanno dato ai Sixers il primo vantaggio di una gara in cui erano stati in sotto anche di 21. “Down 20, guys could have been saying the game is over and we moved on to the next one,” dice Embiid ai microfoni di ESPN. “But these guys keep on fighting. But we have to stop putting ourselves in these position.”
Per Portland, Simons ne segna 34 con 8 su 12 dalla lunga distanza, contribuendo anche all’ottimo primo tempo Trail Blazers da 71 punti.
Questa partita è stata la prima che ha visto Matisse Thybulle a Philadelphia da avversario, l’australiano era stato scambiato per arrivare a Jalen McDaniels ma è innegabile che a ogni tifoso abbia fatto male vederlo con un’altra canotta.
Nets: Mikal Bridges si è preso la squadra
Notte del 13/3. Sfida tra Nets e Nuggets. Visti gli ultimi risultati, possiamo dire che tutti quelli che si sarebbero aspettati un tracollo della squadra di Brooklyn, dopo aver scambiato le proprie due stelle, si sono sbagliati. Il perché i Nets stiano continuando a fare bene è principalmente merito di un giocatore. Mikal Bridges sta facendo vedere ogni notte quelle giocate che ai Suns non aveva lo spazio per fare con continuità. Libero, da prima opzione offensiva, ha segnato anche questa notte 25 punti portando i SUOI Nets alla vittoria.
Dall’altra parte questa volta non è bastato un Nikola Jokic da 35 punti 20 rimbalzi e 11 assist. Il serbo non riesce ad essere decisivo per la vittoria nel finale di gara.
Piccolo appunto, l’esplosione delle cifre di Mikal è coincisa con il suo trasferimento ai Nets. Questa crescita non era però del tutto inaspettata. Ai Suns aveva già fatto vedere come potesse essere incisivo nella metacampo offensiva e di come ogni anno stesse migliorando rispetto al precedente.
Bucks: ottava vittoria nelle ultime dieci
Quella di cui vi stiamo per parlare è una delle partite più belle della settimana. Giannis e compagni volano a Sacramento per scontrarsi contro i Kings, 14/3, squadra rivelazione della Western Conference.
La gara è vinta dai Bucks 133 a 124, top scorer Antetokoumpo, il greco ne segna 46 con 12 rimbalzi. Notizia più lieta della partita è però un ritrovato Middleton. Il secondo dei Bucks, dopo l’infortunio patito prima degli scorsi playoff, non era ancora riuscito ad esprimersi al meglio. I suoi 31 punti sono un ottimo segnale in vista della postseason. Citiamo poi Brook Lopez, anche lui decisamente in forma nelle ultime uscite, che ne mette 23.
A rispondere ai tre giocatori di Milwaukee ci hanno provato Sabonis, Fox e Huerter. Sabonis e Fox sono quest’anno una delle migliori coppie offensive della lega. Il lituano sigla un’altra tripla doppia, 23 punti, 17 rimbalzi e 15 assist. Fox ne segna 35 e Huerter spaventa i Bucks segnandone 28 di cui 17 nel quarto quarto.
A fine partitita, le parole di Mike Budenholzer (coach di Milwaukee) ai microfoni di ESPN sono state: “I think it was a great game. I was so impressed by Sacramento and they way they play.”