La regular season continua, cosa è successo in questi ultimi sette giorni? Un avvenimento per notte per rimanere aggiornati sulla situazione oltreoceano, un riassunto della settimana 11 della NBA 22/23.
Questi sette giorni sono stati dominati dalle superstar della lega, vi stiamo per parlare di ben quattro prestazioni da 40 o più punti, un record di assist e di un centro serbo che continua a dominare.
Doncic è troppo per questi Knicks
La vittoria di Dallas contro NYK (28/12) è una delle più improbabili che si siano viste negli ultimi tempi. Non stiamo parlando dei pronostici prepartita, anzi, i Mavs si trovavano a giocare contro una squadra a cui mancava l’ex di giornata Jalen Brunson. Vi stiamo parlando di come si era messa la gara nel corso dei minuti.
NYK si trovava infatti avanti di 9 punti a soli 33 secondi dal termine. Tanti sono bastati a Dallas per portare la partita all’overtime e lì vincerla. Assurdo cosa Doncic si sia inventato per pareggiare la gara, godetevi questa giocata. Siamo a 4 secondi dalla fine con Luka che deve tirare un libero.
La partita dello sloveno recita 60 punti, 21 rimbalzi e 10 assist. Stiamo parlando della prima gara da 60-20-10 nella storia della NBA e del record di franchigia per punti segnati.
Dopo questa fatica Luka ci regala anche una risata quando gli viene chiesto che cosa stia provando. “Sono stanco, ho bisogno di una birra rigenerante“, possiamo solo aggiungere che se l’è meritata.
Pelicans: anche Zion entra nella conversazione per l’MVP
Siamo sicuri che i giocatori di Minnesota si ricorderanno bene di Zion Williamson dopo questa partita. La gara di cui vi stiamo parlando è quella giocata a New Orleans il 29/12, Pelicans vs Timberwolves, vinta dalla squadra di casa. Zion ha tirato fuori una delle sue migliori prestazioni viste finora. Massimo in carriera di punti, 43, con un grandissimo finale di gara.
Dei 43 punti, 33 sono sono stati segnati negli ultimi due quarti. Gli ultimi 14 punti consecutivi, negli ultimi 2 minuti e 44 secondi di gioco, che hanno portato la propria squadra alla vittoria sono stati i suoi. Per gli avversari non è bastato un Edwards da 27 punti che però ha sbagliato il tiro decisivo per la vittoria.
Williamson ha concluso la partita con un tiro libero, vi vogliamo però fare vedere questa giocata quì, ascoltate bene il commento. “A superstar in the making“. Il commentatore non ha voluto sbilanciarsi troppo ma ormai è chiaro a tutti, Zion è già ora una superstar a tutti gli effetti.
Memphis: career high di assisst per Morant
Ja Morant si è ritagliato una partita speciale per la sua prima gara in carriera giocata a Toronto (30/12). In una serata in cui non è stato il principale realizzatore è riuscito a giocare mettendo in ritmo i propri compagni. Il suo tabellino recita 19 punti, 4 rimbalzi e il career high di assist: 17. Tutto ciò senza far mancare al pubblico un paio delle sue schiacciate spettacolari.
Eclatante il terzo quarto di Ja, quando ha distribuito ben sette assist dei 17 totali. Della partita sono da segnalare anche un Dillon Brooks da 25 punti e Steven Adams che ha raccolto ben 17 rimbalzi (8 offensivi).
Concludiamo con due curiosità statistiche. La prima la potete vedere nel tweet di sopra, erano 20 anni che un giocatore dei Grizzlies non registrava questo numero di assistenze, l’ultimo era stato Jason Williams, detto the White Choccolate. Memphis in questa partita ha distribuito 37 assist, massimo stagionale.
Tanti auguri Lebron!
Nella notte dopo il 38-esimo compleanno di Lebron (31/12) ad Atlanta vengono ospitati i Lakers. Quella di quest’anno è la ventesima stagione in NBA per il Re ma ogni tanto ce lo riesce a far dimenticare.
I Lakers non stanno in realtà vivendo un momento idilliaco dopo l’infortunio di Davis, nelle ultime 13 gare sono arrivate nove sconfitte (alcune considerazioni). Dall’altra parte anche Atlanta sta avendo delle difficoltà, a testimonianza di ciò troviamo un record negativo (17 vittorie e 19 sconfitte) e una serie di 3 partite perse in fila.
Torniamo ora alla partita di Lebron. James ha sostanzialmente deciso che si doveva vincere e nessuno è riuscito a dargli contro. A fine gara avrà registrato 47 punti, 10 rimbalzi e 9 assist con il 67% dal campo e un arena, avversaria, che cantava per lui: “MVP! MVP!”.
Nel post partita l’ex Cavs dichiarerà questo: “Fare trenta punti non stava funzionando, quindi ho provato a farne 40”. Come dargli torto…
Heat: Herro la decide allo scadere
Scocca, la mezzanotte, 2023, la NBA non si ferma per il nuovo anno e riparte subito con il botto. La partita tra Heat e Jazz si gioca senza Jimmy Butler, fermo per infortunio, Miami trova però punti da Adebayo, miglior marcatore della serata con 32. Dall’altra parte il solito Markkanen gioca una partita da 29 punti e 14 rimbalzi (il giocatore finnnico si sta davvero meritando l’All Star Game).
La gara è punto a punto, dopo essere stati anche sopra di 5 punti a meno di trenta secondi dalla fine Miami si fa recuperare. Parità a quota 123 a 6 secondi dalla fine, la palla va nelle mani di Tyler Herro, 26 punti fino a quel momento, che vince la partita con questo tiro da tre in corsa.
Per Miami è da segnalare anche il miglior Victor Oladipo della stagione, primo ventello della sua regular season. La speranza è che questo giocatore, martoriato dagli infortuni, riesca a trovare un po’ di continuità. Victor ha giocato solo 96 partite nelle ultime quattro stagioni.
Qualcuno può impattare più di Jokic?
Iniziamo ad annoiarci, ogni settimana diventa sempre più difficile non parlare del talento serbo (vi abbiamo parlato nella scorsa puntata della sua partita di Natale). Nella notte del 2/1 ha fatto un’altra prestazione assurda. La partita si svolge tra Nuggets e Celtics, i primi due seed delle rispettive conference e si sa, per le occasioni speciali Jokic si sta facendo trovare sempre pronto quest’anno.
In tutta la gara il centro serbo si è preso solo 13 tiri dal campo, convertendone 10 più 8 tiri liberi e zero palle perse. Un totale di 30 punti, 12 rimbalzi, 12 assist e la vittoria conquistata. Partita praticamente perfetta. Dall’altra parte, nonostante i 25 punti, non convince allo stesso modo Tatum, rivale nella corsa per l’MVP.
Ai microfoni di ESPN Bruce Brown ha provato a dare un’idea sull’impatto di Jokic per la propria squadra “He’s my MVP. He should be the league’s MVP three times in a row,” … “He’s doing everything for us. Without Jok, I don’t know where we’d be.”
Ultima notizia che vi diamo sulla partita: nel quarto quarto la gara è stata interrotta per ben 39 minuti a causa di una schiacciata di Williams III che ha manomesso il canestro.
Hawks-Warriors: la partita più bella della stagione?
Notte del 3/1, la partita tra Atlanta e GSW si conclude al secondo supplementare. Piccolo consiglio se non sapete com’è andata a finire: fermate questa lettura e recuperatevela, ne varrà la pena.
Partiamo da chi ha segnato il canestro della vittoria. Dopo che Trae Young pareggia a quota 141 è Kevon Looney a decidere la gara, tiro sbagliato dopo aver preso il rimbalzo sulla tripla di Thompson e poi tocco finale che manda la palla nel canestro. Looney oltre al buzzer beater prende 20 rimbalzi, di cui la metà offensivi, e segna 14 punti.
Mattatore della serata un Klay Thompson da massimo stagionale di 54 punti. Con la partita che è durata ben oltre i tempi regolamentari, Klay è arrivato a prendersi la bellezza di 39 tiri, convertendone 21 di cui 10 dalla distanza.
Decisivo è stato anche Donte DiVincenzo che ha segnato la tripla del pareggio a fine quarto quarto (0.6 secondi rimasti sul cronometro) mandando le squadre ai supplementari.