Dopo le prime 10 partite disputate la classifica di Eurolega ci consegna un Fenerbache decisamente in stato di grazia con una sola sconfitta subita (contro il Barcellona il 4 Novembre). Gli uomini di Dimitris Itoudis eccellono in ambedue le metà campo, disponendo del miglior attacco (86.9 punti segnati a partita), ma anche della seconda miglior difesa (appena 75.4 punti concessi a partita).

Le prime inseguitrici

Alle spalle dei turchi, staccati di 2 vittorie troviamo il Monaco di Mike James e l’Olympiacos, insieme a Real Madrid e Barcellona, rispettivamente seconda e terza nell’ultima Eurolega, che sembrano aver già ben metabolizzato i cambiamenti fatti questa estate. I catalani hanno infatti perso un pezzo importante come Brandon Davis, ma hanno aggiunto Jan Vesely e sopratutto Tomas Satoransky. A Madrid coach Pablo Laso ha salutato dopo 11 anni rimpiazzato dal suo vice Jesus “ChusMateo, che ha visto approdare alla sua corte Sergio Rodriguez (tornato dopo 6 anni a chiudere la carriera), ma sopratutto gli ex NBA Mario Hezonja e Dzanan Musa, autore di una grande stagione a Lugo.

La zona playoff

Ad inseguire questo quartetto ci sono i lituani dello Zalgris, a quota 6 vittorie, mentre a chiudere la zona playoff troviamo il terzetto composto da Maccabi, Baskonia e dai campioni in carica dell’Efes. Proprio gli uomini di Ergin Ataman sembrano essere in ripresa, avendo collezionato 3 vittorie consecutive dopo aver perso 5 delle prime 7 partite. Sicuramente su questo record pesa l’assenza di un giocatore di grande talento come Shane Larkin, infortunatosi nell’ultimo europeo; a non farlo rimpiangere ultimamente ci sta pensando però il nuovo acquisto Will Clyburn, miglior marcatore della competizione con 20.4 punti a sera.

Virtus, Olimpia e la parte finale

A quota quattro vittorie troviamo la prima italiana in classifica: la Virtus Bologna, insieme a Valencia, Panathinaikos ed al duo di Belgrado PartizanStella Rossa. Fanalini di coda sono invece Asvel, Alba Berlino, Bayern Monaco (condizionato da tantissimi infortuni) e un decisamente deludente Olimpia Milano, che come magra consolazione vanta la miglior difesa della competizione con appena 74.2 punti concessi a partita.

I problemi delle italiane

Il rendimento non proprio invidiabile delle nostre due squadre riflette anche un campionato decisamente meno competitivo rispetto a quello in cui si mettono alla prova altre protagoniste della competizione europea, un campionato dominato dalla Virtus (ad oggi in testa con 8 vittorie in altrettante partite) e dall’Olimpia (sconfitta una sola volta) con formazioni rimaneggiate rispetto a quelle che scendono in campo in Eurolega. 

Se però da una parte il patron della Virtus ha investito, sfruttando anche lo scenario geopolitico attuale che ha permesso alle V nere di assicurarsi Hackett e Shenghelia durante la scorsa stagione e Jordan Mickey in questa (insieme a Bako, Ojeleye e Lundberg) per cercare di rimanere il più possibile dentro questa competizione dall’altra parte l’Olimpia, che all’Eurolega partecipa di diritto, oltre ai numerosi infortuni patiti in questo avvio di stagione, sembra faticare proprio sul piano del gioco, limitandosi a cercare isolamenti, ma senza avere grandi specialisti di questa situazione.

Questo rappresenta forse l’aspetto peggiore di competizioni come l’Eurolega, che sicuramente offrono al pubblico partite spettacolari tra i migliori club della competizione, ma dall’altro ammazzano i campionati nazionali versando nelle tasche dei club che vi partecipano cifre irraggiungibili per tutte le altre, ma d’altronde a questo mondo senza controindicazioni non esiste nulla.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments