Kyrie Irving è stato sospeso dai Brooklyn Nets senza paga e per almeno cinque partite a causa di un suo tweet. Non è la prima volta che attorno al giocatore si creano delle polemiche, mai però era finito nel tema della discriminazione. Lo comunica il solito Adrian Wojnarowski di ESPN.
Il tweet incriminante
Come ha riportato il Rolling Stone Kyrie ha promosso con un tweet, il link di acquisto di un film contenente disinformazione antisemitica, film che si spaccia inoltre per documentario.
Joe Tsai, proprietario della squadra, ha prontamente preso le distanze e condannato il gesto, senza però passare inizialmente a provvedimenti disciplinari.
Le conseguenzeper Kyrie Irving
A una situazione di questo tipo non poteva mancare una risposta da parte della lega, il commissioner Adam Silver si è espresso condannando il gesto di Irving ed il fatto che il giocatore non si sia realmente scusato e non abbia denunciato il contenuto del film già citato.
Da questo momento in poi sono entrati in gioco quei meccanismi di azione-reazione che comandano la NBA.
Al comunicato di Silver i Nets hanno risposto sospendendo Kyrie, senza paga, per almeno cinque partite e a sua volta il numero 11 si è pubblicamente scusato e ha condannato il contenuto del film.
Kyrie Irving è stato quindi sospeso per cinque partite e in quella pentola a pressione che sono oggi i Nets, avere anche questo problema non aiuta.