Le notizie più liete della offseason dei Nuggets sono state sicuramente i recuperi di Murray e Michael Porter jr, che vanno così insieme a Jokic a ricomporre il nucleo di quella squadra che nella bolla di Orlando dell’estate 2020 andò a sole 2 gare dalle Finals NBA prima di arrendersi ai Los Angeles Lakers di Davis e LeBron laureatisi poi campioni.
NBA, gli acquisti per coach Malone: Caldwell Pope a Denver
Il roster a disposizione di coach Mike Malone è stato puntellato con due ottimi veterani come Bruce Brown (pescato in free agency) e Kentavious Caldwell-Pope, arrivato invece via trade; entrambi giocatori estremamente utili in ottica playoff, competizione che in questi ultimi anni si è rivelata particolarmente avversa ai Denver Nuggets, che, tolto il sopracitato 2020, non sono mai riusciti a dare continuità alle buonissime regular season disputate uscendo prematuramente sia nel 2021 che nel 2022 (anche se in questo caso gli infortuni hanno giocato un ruolo chiave).
A salutare il Colorado sono stati invece Demarcus Cousins, il cui posto è stato occupato da DeAndre Jordan, Facundo Campazzo, Bryn Forbes e JaMychal Green, i cui contratti non sono stati prolungati, oltre a Monte Morris e Will Barton, mandati a Washington nella trade che ha portato ai Nuggets Ish Smith ed il già citato Caldwell-Pope.
Possibile quintetto
PG: Jamal Murray
SG: Kentavious Caldwell-Pope
SF: Michael Porter Jr.
PF: Aaron Gordon
C: Nikola Jokic
NBA, il possibile X-Factor: conferma Hyland?
Oltre al già citato trio Murray-Porter jr-Jokic ci si aspetta molto anche da Nah’Shon ”Bones” Hyland, che dopo la buona stagione da rookie disputata, sfruttando i tanti minuti che l’infortunio di Murray gli ha concesso, potrebbe quest’anno trovare molto spazio come sesto uomo data la sua capacità di creare scompiglio nelle difese avversarie e la velocità con cui entra in ritmo.